Sami Modiano: auguri a uno degli ultimi testimoni della Shoah

Sami Modiano è nato a Rodi, l’isola delle rose, il 18 luglio del 1930. La comunità ebraica dell’isola aveva origini antiche che risalivano alla cacciata degli ebrei dalla Spagna nel ‘500; era una comunità unita, una grande famiglia che all’inizio del ‘900 contava circa cinquemila persone ma che tra la promulgazione delle leggi razziali e l’inizio della guerra si ridusse a non più di duemila persone.

Orfano di madre, Sami venne deportato ad Auschwitz-Birkenau nel 1944 insieme al padre Giacobbe, alla sorella Lucia e a tutta la comunità ebraica di Rodi.

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Sami Modiano: sopravvissuto del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau

Sami, che quest’anno compie 90 anni, è uno degli ultimi testimoni della Shoah. Il racconto di ciò che è stato, essere il portavoce del dolore della propria comunità, è per lui un dovere morale.

Studenti Auschwitz
Foto Shutterstock | Shanae Ennis-Melhado

Da anni accompagna gli studenti nei viaggi della memoria ad Auschwitz e lì, in quel luogo che è il cimitero di milioni di persone, lui racconta ai ragazzi di come il padre è stato brutalmente picchiato dai nazisti perché non voleva separarsi dalla figlia, di come l’abbia tenuto per mano, stretto, per evitare che finisse nella fila che portava direttamente alle camere a gas. Lì, dove tutto è memoria e ricordo e dove il silenzio dei morti pesa, Sami racconta la Shoah e lo fa perché non accada ancora, mai più come lui ripete sempre ai ragazzi.

La testimonianza di Sami, così toccante e così preziosa, è raccontata nel suo libro Per questo ho vissuto e nel film realizzato da Walter Veltroni Tutto davanti a questi occhi.

Libro di Sami Modiano

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