La situazione tra Cina e Taiwan rimane molto tesa e ciò che ruota attorno alla questione nello stretto di Taiwan riguardo ormai la comunità internazionale data l’ombra sempre più vicina della riunificazione al territorio continentale di Taipei da parte di Pechino. Come ben noto, gli Usa sono al fianco delle autorità ed è stata in parte anche la loro presenza aumentata negli ultimi mesi all’interno della questione che ha generato malcontento e dispute diplomatiche che stanno rendendo la situazione complicata e difficile mettendo a repentaglio la sicurezza di molti paesi della regione.
Questo intreccio pericolosissimo che coinvolge Washington, Pechino e Taipei non riguarda soltanto la sovranità territoriale cinese sul territorio taiwanese che, effettivamente, in base agli accordi presi in precedenza spetterebbe a Pechino, ma anche a causa di tensioni che spaziano dall’ambito tecnologico, soprattutto quello inerente ai semiconduttori o chip,che hanno scaturito la cosiddetta guerra dei chip, che ha coinvolto l’economia statunitense e cinese, dato che si tratta di un prodotto in costante crescita del quale Taiwan ha quasi la totale produzione. Con i nuovi accordi commerciali intrapresi negli ultimi tempi tra Washington e Taipei sono scaturite dispute che hanno portato, la già difficile, relazione tra autorità di Pechino e statunitensi ad un livello di tensione elevatissima.
Le ultime notizia che coinvolgono le tre potenza menzionate in questa disputa riguardano le parole pronunciate dall’alto funzionario di Taipei in visita a Praga dove ad una conferenza che ha sto sostegno alle nazioni europee per mantenere la pace e la stabilità nello stretto Di Taiwan che è condiviso con le autorità di Pechino.
La richiesta del ministro degli Esteri di Taiwan Wu alle nazioni europee
Il ministro degli Esteri di Taiwan Joseph Wu si è recato di recente in viaggio a Praga, in Repubblica Ceca, e durante il soggiorno ha avuto modo di partecipare ad una conferenza stampa dove ha chiesto sostegno occidentale e, in particolar modo, si è rivolto alle nazioni europee per poter mantenere un equilibrio e una pace che, ad oggi, risulta davvero a rischio a causa della disputa in atto tra Taiwan e Pechino.
Wu ha voluto sottolineare anche l’importanza di avere: “amici e alleati a livello internazionale per poter far fronte alle sfide e alle minacce che Taiwan si trova ad affrontare ogni giorno.”
Ha anche enfatizzato l’importanza della resilienza ed estrema resistenza di Taiwan e ha chiesto il sostegno degli amici europei per garantire che il Paese possa continuare la sua politica di mantenimento dello status quo. La situazione politica e di sicurezza nello stretto di Taiwan rimane delicata, e il sostegno degli alleati internazionali è fondamentale per garantire la stabilità e la pace nella regione.
La visita di Wu in Europa è un segnale del crescente interesse di Taiwan a livello internazionale e della sua volontà di collaborare con gli alleati per far fronte alla futura sfida che vede la riunificazione sempre più concreta.
La situazione politica e di sicurezza nello stretto di Taiwan è molto vulnerabile il supporto degli alleati internazionali è fondamentale per garantire la stabilità e la pace nella regione.
Il viaggio di Wu in Europa ha suscitato l’ira della Cina, che rivendica Taiwan come proprio territorio. Il direttore generale cinese per gli affari europei Wang Lutong ha dichiarato che la questione di Taiwan è di fondamentale importanza per gli interessi di Pechino e ha esortato l’Europa a non fornire palcoscenici come propaganda per attività separatiste per l’indipendenza di Taipei.
Nonostante le tensioni in atto riguardo ai rapporti diplomatici tra autorità cinesi e taiwanesi, il governo della Repubblica Ceca ha deciso di migliorare i legami con Taiwan dopo anni di avvicinamento a Pechino. Wu ha incontrato il presidente del Senato ceco Milos Vystrcil per discutere delle relazioni tra le due Nazioni. Successivamente il funzionario di Taipei dovrebbe recarsi a Bruxelles per raggiungere altri funzionari dell’UE e cercare ulteriore appoggio da parte degli alleati internazionali.
La situazione è stata complicata ulteriormente dalle ripetute visite effettuate da funzionari statunitensi ovvero Nancy Pelosi e Kevin McCarthy, che hanno ha avuto modo di visitare Taipei ma, anche, di parlare con la presidente di Taiwan Tsai Durante suo passaggio negli Stati Uniti che era finalizzato a raggiungere in Sudamerica. Quest’ultimo passaggio ha reso tutto più complicato è generato malcontento.
Tra Washington e Pechino le relazioni diplomatiche hanno subito un repentino peggioramento dettato anche dagli ultimi eventi legati alla guerra tecnologica e alla concorrenza commerciale e produttiva, per la quale le due potenze sono sempre state in estrema competizione ma, data la crisi globale attuale, anche questo è diventato un ambito molto delicato e quella che era puramente competizione spesso si trasforma in un sentimento vendicativo che deve subire necessariamente un apporto di equilibrio per poter proseguire la produzione mondiale senza generare ulteriori complicazioni internazionali.
Oltre a ciò e doveroso osservare che le dinamiche geopolitiche hanno subito una forte crescita che vede l’Occidente contrapporsi all’Oriente ma mostra anche Pechino in una luce differente che cerca di primeggiare la diplomazia asiatica e occidentale, fornendo supporto a Nazioni in contrasto, come Iran e Arabia Saudita, con le quali Pechino è riuscito a trovare equilibrio, dopo sette anni di legami interrotti creando, così, alleanze forti che vanno a sopperire alla mancanza degli Usa, che sono stati concentrate nella fornire la loro massima forza per sostenere la difesa Ucraina.
A causa di avvenimenti concatenati scaturiti sostanzialmente e in maggior parte dalla guerra tra Mosca e Kiev è evidente mancanza di fiducia generale tra Stati che potrebbe generare ripercussioni importanti e drammatiche nel prossimo futuro.
La presenza sempre più costante dalle truppe statunitensi nel Mar cinese meridionale e attorno allo stretto di Taiwan, nel quale ha attuato esercitazioni con Giappone e Corea del Sud, ma ha anche stanziato basi nelle Filippine ha generato un’escalation nella volontà di Pechino di riunire Taiwan alla parte continentale della Nazione.
La telefonata tra Blinken e Qin Gang
Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha recentemente esortato, durante una telefonata, gli Stati Uniti a non interferire negli affari interni della Cina e, soprattutto, ha chiesto di rispettare le preoccupazioni fondamentali cinesi, come ad esempio Taiwan.
Nella telefonata con il segretario di Stato americano Antony Blinken, Qin ha affermato che gli Usa devono smettere di danneggiare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina in nome della concorrenza.
La dichiarazione del ministero degli Esteri cinese evidenzia l’importanza che il governo di Pechino dà alla questione della sua sovranità e sicurezza nazionale. Qin ha sottolineato che è fondamentale che Washington rispetti gli interessi della Cina e smetta di interferire negli affari interni del paese.
La telefonata tra Qin e Blinken è avvenuta soltanto pochi giorni prima del del segretario di Stato americano a Pechino. Questo incontro è decisamente molto atteso, poiché rappresenta un’opportunità per discutere le questioni di interesse comune tra i due Paesi, come la lotta al cambiamento climatico, sviluppo economia e produttivo ma anche la situazione in Afghanistan.
Un dialogo aperto e costruttivo tra le due parti può contribuire a creare un clima di fiducia reciproca e a trovare soluzioni condivise ai problemi che minacciano la sicurezza e lo sviluppo internazionale. Secondo analisti ed esperti di politica questa ipotesi non è plausibile dato che a loro avviso verrà tenuta una facciata
Il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, ha recentemente esortato gli Stati Uniti a non interferire negli affari interni della Cina e a rispettare le sue preoccupazioni fondamentali, come ad esempio Taiwan. In una telefonata con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, Qin ha affermato che gli Stati Uniti devono smettere di danneggiare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina in nome della concorrenza.
La dichiarazione del ministero degli Esteri cinese evidenzia l’importanza che il governo cinese dà alla questione della sua sovranità e sicurezza nazionale. Qin ha sottolineato che è fondamentale che gli Stati Uniti rispettino gli interessi della Cina e smettano di interferire negli affari interni del paese.
Il Segretario di Stato Usa Blinken, ha sottolineato l’importanza di una comunicazione aperta e trasparente con la Cina per evitare possibili errori di calcolo e conflitti. Nonostante ciò, gli Stati Uniti continueranno a sollevare le aree di preoccupazione e a valutare la potenziale cooperazione con la Cina, secondo il Dipartimento di Stato.
Il viaggio di Blinken in Cina, previsto per il 18 giugno, rappresenta un’opportunità importante per discutere le questioni di interesse comune tra Cina e Stati Uniti. Questa sarà la prima visita del massimo diplomatico di Washington in Cina in cinque anni e la visita più importante durante l’amministrazione del presidente Joe Biden, che ha avuto divergenze con Pechino su questioni come Taiwan, il commercio e i sospetti palloni spia. Nonostante la mancanza di informazioni ufficiali da parte del ministero degli Esteri cinese riguardo al viaggio di Blinken, un funzionario statunitense ha confermato che il Segretario di Stato avrebbe fatto tappa a Pechino il 18 giugno, senza fornire ulteriori dettagli.
In precedenza, Blinken avrebbe dovuto visitare la Cina a febbraio, ma il viaggio è stato annullato a causa della crescente tensione tra i due paesi a causa dei sospetti palloni spia cinesi scoperti in volo attraverso gli Stati Uniti e successivamente abbattuti.