Alle 20.24 è atterrato a Ciampino il primo aereo con a bordo 96 persone dal Sudan .Antonio Tajani: “E’ rimasto chi voleva rimanere”.
E’ atterrato a Roma Ciampino il primo c-130 con a bordo 96 persone civili evacuate da Sudan, visti i disordini provocati dalla guerriglia civile di Kartum. Il ministro Tajani ha fatto sapere che alcune persone sono rimaste di propria spontanee volontà, mentre a bordo del primo aereo militare sono saliti 83 italiani e 13 stranieri. Un altro aereo atterrerà in Italia intorno alle 23.
Atterrato a Ciampino il primo aereo dal Sudan con i civili italiani
E’ atterrato a Roma, all’aeroporto di Ciampino, il primo volo militare partito per riportare in Italia i civili dal Sudan. L’atterraggio è avvenuto intorno alle 20.30, mentre il secondo atterrerà alle 23. A bordo in totale 96 civili di cui 83 italiani e 13 stranieri. A Roma è arrivato anche il ministro degli Esteri.
Antonio Tajani ha fatto sapere che a bordo dell’aereo sono salite tutte le persone che hanno deciso di lasciare il Paese, mentre sarebbero rimasti dei civili: “Tutti gli italiani che hanno voluto lasciare il Sudan lo hanno fatto”. In Africa sono rimasti dei volontari di Emergency e altri missionari. Tutti stanno bene, commenta il vicepremier, e le operazioni sono state condotte con rapidità e grande professionista. Nessun intoppo dunque, come promesso nella giornata di ieri.
Il coordinatore di Forza Italia infatti intervenuto a Rai 3 aveva detto di essersi messo in contato con il leader dei due schieramenti in lotta, che gli avrebbero a loro volta promesso di non volersi imporre all’evacuazione e di voler garantire il passaggio dei cortei di evacuazione.
Sudan, una crisi umanitaria già da prima del conflitto
Anche Sergio Mattarella si è detto soddisfatto dell’operazione condotta anche in Sudan per i cittadini italiani, durante un incontro tenutosi con il ministro della Difesa Guido Crosetto al Quirinale durante una rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’arma, nella ricorrenza del 78esimo anniversario della Liberazione.
Secondo gli Stati Uniti, che avvertono, si tratta di una grave crisi umanitaria. La popolazione in Sudan aveva già grandi difficoltà prima della guerra. Serve assistenza sanitaria, cibo e acqua oltre a medicine.
Anche l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell ha spinto per una tregua invitando i Paesi membri a un ulteriore sforzo dopo il weekend all’insegna dell’evacuazione dei cittadini europei dal Paese. La Cina ha portato via dal Sudan i propri connazionali nella giornata di oggi.