‘Da Giotto a Gentile’: a Fabriano la mostra a cura di Vittorio Sgarbi

Giotto e Gentile in mostra a Fabriano. Il primo nacque a Vespignano intorno al 1267 e ciò che riuscì a creare nel corso della sua vita non ha bisogno di presentazioni, tanto è noto e stimato nel mondo intero; il secondo, invece, vide la luce del sole per la prima volta all’incirca un secolo dopo – nel 1370 – e in un’altra terra: Fabriano. La stessa che oggi li ospita entrambi, insieme a una vasta serie di illustri accompagnatori per una mostra di alto spessore visitabile fino al prossimo 18 gennaio.

“Da Giotto a Gentile” indaga la pittura e la scultura nella cittadina della carta tra Due e Trecento ed è stata fortemente voluta, nonché curata, da Vittorio Sgarbi, il quale ha preferito dislocare le sedi degli allestimenti, di cui una buona parte sono affreschi, in più punti strategici. Così, il viaggio nei dolci colori delle oltre 100 opere scelte inizia alla Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli” per spostarsi poi nella Chiesa di Sant’Agostino, nelle Cappelle Giottesche, all’interno della Chiesa di San Domenico, nell’intimità della Cappella di Sant’Orsola e della Sala Capitolare, per arrivare infine alla Cattedrale di San Venanzio e alle Cappelle di San Lorenzo e della Santa Croce.

Dunque, un vero e proprio tour che ha come obiettivo quello di “cambiare l’approccio e la percezione della storia dell’arte tra Due e Trecento, ampliando la visione della cultura artistica marchigiana. Un’occasione imperdibile per conoscere le radici della civiltà occidentale”.

Il grande merito di questa mostra consiste soprattutto nella capacità e volontà di aver riportata alla luce capolavori e autori ingiustamente poco valorizzati, oltre ai nomi altisonanti di Giotto e di Gentile. Varia anche la tipologia di opere proposte: dipinti, pale d’altare, tavole, affreschi staccati, e poi sculture, oreficerie rarissime, miniature, manoscritti, codici, tutti provenienti dai più importanti musei italiani e stranieri. Volendo fare qualche nome, sarà possibile godere delle tinte dell’Allegretto Nuzi, del Maestro dei Magi, Pietro Lorenzetti e Bernardo Daddi, oltre a decisivi artisti minori. Il tutto, in un accostamento di colori delicato ma consapevole, cosicché il viaggio tra le opere di questa esposizione si trasformerà in una piacevole passeggiata dal gusto raffinato, egregiamente composto e allestito.

Informazioni utili: www.mostrafabriano.it.

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