Anche per quest’anno torna la City Nature Challenge, e per l’occasione tra le 450 città partecipanti c’è anche Roma. L’obbiettivo è fotografare la natura nei centri urbani e catturare la biodiversità. Ad organizzare la manifestazione a livello italiano, l’Accademia delle Scienze. La sfida partirà il prossimo 28 aprile e si concluderà il 1°maggio.
Torna anche quest’anno l’evento dedicato alla biodiversità urbana, il City Nature Challenge, e tra le oltre 450 città che ve ne prenderanno parte, ci sarà anche la nostra Capitale, Roma. Organizzata dall’Accademia delle Scienze italiana, di cui è membro il Nobel Giorgio Parisi, durerà dal 28 aprile al 1° maggio. A partecipare potranno essere tutti i cittadini che vorranno iscriversi e dovranno fotografare e documentare quante più specie in natura, ad esclusione, naturalmente, di alcuni esemplari, e potranno contare sulla presenza di scienziati e volontari.
Torna City Nature Challenge: dal 28 aprile al 1° maggio Roma si popola di aspiranti fotografi naturalisti
Si tratta di una competizione amichevole, che ha come scopo quello di fotografare e quindi documentare quante più biodiversità urbane e periurbane delle città, in questo caso, per l’Italia, Roma.
Partecipare all’evento internazionale è molto semplice: è sufficiente creare un profilo personale su iNaturalist, e quindi selezionare “Unisciti al progetto”. In questi tre giorni i partecipanti dovranno scattare foto al maggior numero di organismi possibile, che siano animali, piante, muffe, funghi o altre forme di vita.
Andrà bene trovare anche tracce o prove di vita, come orme, escrementi, peli, conchiglie, scheletri animali o carcasse. Naturalmente, le immagini dovranno essere di buona risoluzione al fine di permettere l’individuazione della specie, inoltre si potranno documentare le forme di vita anche con file audio, registrando versi o cinguettii.
Gli scatti andranno quindi inviati tramite la app iNaturalist, disponibile sia per i dispositivi Apple che Android, oppure tramite il computer, avendo cura di attivare tuttavia la geolocalizzazione al momento della foto. Insomma, si tratta di un modo simpatico per avvicinare la popolazione alla natura in un ambito urbano, e documentare e aiutare il lavoro degli scienziati e ricercatori naturalisti. Ma com’è nata l’idea della City Nature Challenge, oggi arrivata all’ottava edizione?
Come è nata la competizione naturalista internazionale: da sfida tra due enti a evento mondiale
La sfida è nata nel 2016, quando l’Accademia delle scienze della California e il Museo di Storia Naturale di Los Angeles, in occasione della Giornata della Citizen Science decisero di dare il via a una competizione tra città sull’osservazione delle biodiversità in ambito urbano.
Inizialmente si trattava di sfruttare scherzosamente la rivalità tra le due città, ma la manifestazione ebbe un successo tale che l’anno successivo, nel 2017, divenne un evento su territorio nazionale, e a partire dal 2018, anche a livello internazionale, con 68 città che si sfidarono in amicizia, tra le quali anche Padova e Roma.
Con il passare degli anni i partecipanti sono diventati sempre più numerosi, al punto che l’anno scorso hanno preso parte ben 447 città provenienti da 47 Paesi in tutto il mondo. Una sfida che ha visto trionfare La Paz, in Bolivia, mentre ha fatto registrare l’assenza della nostra Capitale, che ha deciso di saltare l’appuntamento.
I numeri della scorsa edizione parlano chiaro: 67.220 il numero totale di persone che vi hanno preso parte, e che hanno eseguito 1.694.877 osservazioni su 50.176 specie. “Un numero eccezionale e ragguardevole” ha dichiarato con soddisfazione l’Accademia delle scienze italiana. Tra le città partecipanti, oltre a Roma, anche Londra, Copenhagen, Berlino, Atene, Lussemburgo, Madrid, Parigi, Praga, Edimburgo e Zagabria, solo per citarne alcune.
Si può partecipare singolarmente o in gruppi organizzati, e per l’occasione Roma ha messo a disposizione una mappa interattiva con i punti di ritrovo organizzati in tempo reale da associazioni, parchi ed enti. I risultati generali della competizione saranno poi annunciati lunedì 8 maggio, dopo che gli scienziati avranno avuto modo di controllare foto e registrazioni ottenute.