Caso Emanuela Orlandi, Parolin: “Andiamo avanti con le indagini”

Dopo le ultime dichiarazioni del fratello di Emanuela Orlandi circa alcune abitudini di Papa Wojtyla, il Segretario di Stato Parolin ha dichiarato di voler fare chiarezza sulla vicenda anche per rispetto della mamma della ragazza scomparsa che soffre ed è ancora in vita. 

Emanuela Orlandi
Emanuela Orlandi-Nanopress.it

Negli ultimi giorni, il fratello Pietro ha avuto l’occasione di essere stato ricevuto in Vaticano, un incontro di più di 8 ore dove ha sviscerato ogni situazione e ha fatto il nome di 28 persone che possano essere a conoscenza dei fatti e che tra queste erano vicine al Santo Padre.

Le dichiarazioni del cardinale Pietro Parolin

Il segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha rilasciato delle dichiarazioni in merito all’inchiesta che riguarda Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa a Città del Vaticano il 22 giugno 1983, all’età di 15 anni. 

“l’idea della Santa Sede è quella di arrivare a chiarire, vedere quello che è stato fatto nel passato sia da parte italiana, sia da parte vaticana, e capire se c’è qualcosa ancora da fare”.

Queste le parole rilasciate dal cardinale Parolin, il quale ha spiegato che il Vaticano andrà avanti con le indagini per poter fare chiarezza, spiegando che bisogna farlo per la madre di Emanuela che soffre ed è ancora in vita.

Le dichiarazioni del fratello di Emanuela Orlandi

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la 15 enne scomparsa da Città del Vaticano quasi 40 anni fa, racconta in un programma televisivo, di avere avuto l’occasione di essere stato invitato per un colloquio presso la Santa Sede.

Emanuela Orlandi
Emanuela Orlandi-Nanopress.it

Un’incontro durato più di 8 ore in cui ha potuto sviscerare ogni situazione, raccontando cose mai dette prima. Nell’occasione, Pietro, ha anche fatto il nome di 28 persone, che possano essere a conoscenza dei fatti e che tra queste erano vicine al Santo Padre. 

“Da parte di Alessandro Diddi avevo visto la disponibilità più totale, anche quando abbiamo ascoltato senza censure l’audio pessimo, bruttissimo, di Marcello Neroni diffuso da Notte Criminale”.

Queste le parole di Pietro Orlandi, spiegando quando sia stato difficile ascoltare gli audio nonostante sia giusto farlo per cercare la verità e perché non ci possono essere gli intoccabili.

Inoltre, il fratello di Emanuela Orlandi, aveva anche spiegato, nel corso dell’ultima puntata Dì Martedì, le testimonianze che aveva raccolto circa Wojtyla. Delle illazioni offensive e infondate secondo Papa Francesco, il quale nei giorni scorsi avrebbe difeso la memoria di Giovanni Paolo II. 

Pare, infatti, che si tratterebbero di elementi in forte contrapposizione con il suo mandato di Papa e con la sua figura di Santo; secondo Pietro, Giovanni Paolo II, avrebbe avuto un ruolo cruciale nella scomparsa di Emanuela.

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