Testamento Berlusconi: Marina e Pier Silvio nella maggioranza di Fininvest

Dopo giorni di attesa e voci più o meno vere sulle ultime volontà di Silvio Berlusconi, oggi finalmente è stato reso noto il testamento.

I figli di Silvio Berlusconi
I figli di Silvio Berlusconi – Nanopress.it

Come avevamo immaginato, la maggioranza della società per gestire le azioni della famiglia, Fininvest, fondata da lui stesso nel 1975, è stata assegnata ai figli del primo matrimonio, Marina e Pier Silvio che comunque già ne detenevano una parte grazie a holding come Quarta e Quinta. La Fininvest rimane, per il restante della quota, agli altri tre figli Eleonora, Barbara e Luigi. Si vociferava che all’ultimo momento il cavaliere avesse modificato il testamento per includere anche la sua compagna Marta Fascina e in effetti la deputata ha ricevuto in eredità 100 milioni, stessa quota lasciata all’amato fratello Paolo. Un lascito di 30 milioni anche all’amico e collaboratore storico Marcello dell’Utri.

Svelato il testamento di Silvio Berlusconi

Si è parlato tanto in questi giorni delle ultime volontà di Silvio Berlusconi, poiché oggi era prevista la diffusione di questa notizia.

Il testamento è stato aperto nell’ufficio del notaio Roveda, lo stesso che in questi giorni veniva assalito dai giornalisti in strada, che volevano raccogliere qualche indiscrezione a riguardo trovando però assoluta ermeticità. Nello studio milanese del legale, alla presenza dei testimoni, gli avvocati Luca Fossati in rappresentanza dei primi due figli e Carlo Rimini per gli altri tre avuto con Veronica Lario.

Collegati da remoto c’erano proprio i suoi figli e l’attenzione era proprio su chi avrebbe avuto il maggiore controllo dell’impero Fininvest, la holding che ha il controllo di MFE con il 50% e di Mediaset, ma è anche presente nell’editoria con il 53% di Mondadori. Partecipa poi al 30% di Mediolanum e detiene il 100% del Teatro Manzoni. Per anni ha posseduto anche il Milan ma dopo la cessione, il posto è stato occupato dal Monza.

Il testamento è stato aperto ieri e i dettagli sono stati resi noti poco fa, raccolti in esclusiva da Ansa. A Pier Silvio e Marina è andata la maggioranza di Fininvest: avendo ricevuto l’intera quota disponibile infatti i due figli raggiungono insieme il 53% del gruppo con quote paritarie. Rimane poi un 20%, ovvero una quota di cui il cavaliere poteva fare ciò che voleva ma sembra che anche questa sia andata ai figli del primo matrimonio.

I figli del fondatore di Forza Italia, hanno informato che il ruolo precedentemente svolto da Berlusconi, sostanzialmente una guida solitaria a capo di Fininvest, è stato spartito e tutti collaboreranno per il successo della holding, come d’altronde hanno fatto finora dal momento che sono amministratori della società, tranne Marina che è presidente del Consiglio di Amministrazione.

Il testamento di Silvio Berlusconi
Il testamento di Silvio Berlusconi – Nanopress.it

La Fininvest, a cui fanno riferimento gran parte delle attività della famiglia, è il piatto forte del lascito ma fuori da questa importantissima parte delle ultime volontà c’è poi il capitolo che riguarda il settore immobiliare. Il patrimonio è custodito per la maggior parte dalla società Dolcedrago. Smentita l’ipotesi di trasformare Villa San Martino ad Arcore in un museo ma ci sono tanti altri possedimenti per cui Berlusconi ha dovuto mettere nero su bianco le sue decisioni. Ville (non solo quella di Arcore ma anche Villa Certosa, Villa Gernetto, Villa Belvedere, una villa a Cannes, due ad Antigua, una alle Bermuda), un appartamento dove ha vissuto la madre Rosa, opere d’arte, terreni, barche, tutto è stato spartito fra i cinque figli.

Berlusconi era il terzo uomo più ricco in Italia, con un patrimonio di quasi 7 miliardi di euro. In un’intervista fatta in questi giorni, il figlio che sta alla guida di Mediaset, Pier Silvio, ha detto che al momento non ha intenzione di scendere in politica ma continuerà con il suo attuale lavoro.

Appassionato di arte, il cavaliere aveva circa 24mila opere fra cui dei Tintoretto, dei Veronese, un Ghirlandaio, un Guido Reni e dipinti di Canaletto, Tiziano e Rubens. Anche qui, un patrimonio importante come lo è quello dei terreni e delle imbarcazioni. Fra queste, il 40 metri Principessa VaiVia, la Magnum 70 e poi ancora, una flotta di 4 velivoli privati. Insomma c’è posto per tutti nel testamento di Silvio Berlusconi, non solo per i figli.

Gli altri lasciti

Oltre a veder aumentare le proprie quote di Fininvest, i figli del cavaliere avranno l’importante compito di preservare le proprietà immobiliari e custodire tutto ciò che compone il ricco patrimonio dell’ex premier.

Berlusconi ha voluto dedicare una parte del suo testamento al fratello Paolo, con cui ha vissuto una vita davvero in simbiosi e che nell’ultimo periodo in cui la malattia si era fatta più aggressiva, è sempre stato al suo fianco per tirarlo su di morale. A Paolo sono andati 100 milioni di euro.

La stessa quota anche alla compagna Marta Fascina, colei con cui aveva una relazione che non era vista di buon occhio per l’enorme differenza di età. Tuttavia anche lei le è stata sempre accanto in questi ultimi mesi, in particolare, non ha mai lasciato l’ospedale San Raffaele per stargli vicino e anche ai funerali, abbiamo visto che la famiglia del cavaliere l’ha accettata e trattata con grande rispetto, nonostante sia più piccola del suo ultimo figlio Luigi di pochi anni.

Marta Fascina
Marta Fascina – Nanopress.it

Non è l’età probabilmente che conta ma i fatti, e la deputata ha saputo essere l’ultima degna compagna di Berlusconi, con cui in circa un anno di rapporto non c’è mai stato uno screzio ma anzi, grande complicità nella vita politica e non.

Poi, nel testamento viene citato anche Marcello Dell’Utri, che insieme a lui fondò Forza Italia ma ancora prima i due erano collaboratori. Grande amico di vecchia data del cavaliere, all’ex politico è andato un lascito di 30 milioni.

Nell’ultima parte, una volta dispiegate le sue ultime volontà, Berlusconi ha scritto alcune parole per i figli:

“per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me. grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”.

Completata la lettura del testamento, il notaio procederà nelle prossime ore agli adempimenti di legge.

Una curiosità legata a questa giornata risale al 2006, quando su un pezzo di carta Silvio Berlusconi scrisse poche righe in cui ha diviso la Fininvest in parti uguali per i figli, ad esclusione dei primi due, che hanno ricevuto anche la quota libera, quella su cui il cavaliere aveva libertà di scelta. Poi nel 2020 sono state aggiunte le disposizioni per il fratello e solo ultimamente, quelle per Marta.

 

 

 

 

 

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