Scopre di avere un tumore, confessa un omicidio dopo 70 anni

Un anziano canadese di 91 anni confessa l’omicidio di una prostituta a Londra, avvenuto nel lontano 1946, vicino ad un night club di Soho in Carnaby Street. Margareth Cook, la vittima, all’epoca aveva 26 anni ed è stata riconosciuta dall’uomo quando due detective inglesi gli hanno mostrato diverse foto in bianco e nero di alcune ragazze assassinate in quegli anni, per le quali ancora si sta cercando un colpevole. L’arma del delitto era una pistola di fabbricazione russa della seconda guerra mondiale e ha posto fine alla vita della donna in quanto aveva truffato ed offeso il “cliente” al momento di pagare la prestazione sessuale.

Il pensionato canadese, che si trova in una casa di cura, ha voluto ammettere il crimine per alleggerire la coscienza, visto che nel 2013 gli è stato diagnosticato un cancro. Il caso, etichettato come “Blue Lagoon” dal nome del night dove lavorava la ragazza, è entrato nel Guinness di Scotland Yard come quello con il più lungo intervallo fra crimine commesso e confessione di colpevolezza dell’assassino.

Nel rapporto dell’omicidio si legge che alcuni testimoni avevano confermato che il carnefice della signorina Cook aveva tra i 25 e i 30 anni, vestito con un impermeabile tipo Burberry e cappello scuro. Nonostante alcuni di questi pare lo abbiano addirittura pedinato, l’uomo è riuscito a dileguarsi fra la folla della stazione ferroviaria di Oxford Street, lasciando poi i Regno Unito per il Canada nel 1951, sposandosi e diventando padre.

L’assassino ha confessato agli uffici di polizia della capitale dell’Ontario, dove si è recato circa un anno fa. Gli ufficiali canadesi hanno avvisato il Met’s Homicide and Serious Crime Command, che si occupa di casi irrisolti di omicidio aperti per 100 anni. Il Crown Prosecution Service ha avviato un procedimento di estradizione per il criminale 91enne, ma entra in gioco il fattore salute e quanto potrebbe essere pericoloso per lui viaggiare fino in Gran Bretagna per essere processato, rischiando l’ergastolo.

foto flickr.com

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