Via libera alla riapertura (sempre in sicurezza) dei centri estivi anche per i più piccoli

I centri estivi riapriranno dal 15 giugno anche per i bambini di età inferiore ai 3 anni. È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM recante le indicazioni per le nuove disposizioni che entreranno in vigore a partire da quella data. In particolare, le linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Codiv-19 (allegato 8) chiariscono sia le norme per la riapertura dei servizi sia le modalità di accesso agli stessi.

Apertura centri estivi: le regole da seguire

Si potrà riaprire ma solamente in sicurezza e nel rispetto degli standard richiesti dalle linee guida del Comitato Tecnico Scientifico. Saranno quindi privilegiate le attività all’aperto e si raccomanda, per quanto riguarda le attività che si svolgono in spazi chiusi, di assicurare la continua areazione dei locali tenendo le finestre aperte. Resta ovviamente in vigore il distanziamento fisico previsto dalla normativa vigente (gli ingressi e le uscite saranno scaglionate per evitare assembramenti) e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale per tutti gli operatori e gli iscritti alle varie attività con più di 6 anni.

I genitori dovranno fornire un’autocertificazione per il primo giorno di accesso alle strutture (temperatura inferiore a 37.5 °C, assenza di sintomatologia respiratoria, non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare e non avere avuto contatti con soggetti positivi al Covid 19) e la temperatura verrà misurata ad ogni ingresso.

Bonus baby sitter: come funziona?

Il decreto Rilancio del 19 maggio ha esteso la possibilità di richiedere il bonus baby-sitting per coloro che intenderanno utilizzare i servizi educativi territoriali, i servizi di prima infanzia e i centri ricreativi, quindi asili nido e centri estivi. Il bonus può essere richiesto sul sito INPS in alternativa al congedo parentale.

Dato la ovvia diminuzione del numero di bambini e adolescenti che potranno accedere ai servizi previsti dal DPCM, si darà la precedenza alle categorie più fragili, ai bambini e agli adolescenti con disabilità, alle famiglie impossibilitate a coniugare lavoro e cura dei minori.

 

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