Pagamenti tracciabili, la lista nera: il fisco ti tiene d’occhio mentre spendi

I pagamenti tracciabili sono richiesti, la maggior parte delle volte, per richiedere dei sostegni fiscali oppure economici. Vediamo quali appartengono alla lista nera. 

Pagare con carta
Pagare con carta – Nanopress.it

Bisogna fare attenzione ad alcuni pagamenti tracciabili perché consentono sì, al governo di avere più trasparenza ma, in alcuni casi, sono anche uno strumento di controllo.

Pagamenti tracciabili: cosa sono

I pagamenti tracciabili sono arrivati sotto i riflettori soltanto recentemente. Il motivo di questa attenzione è costituito dal fatto che sono necessari dei pagamenti tracciabili per fare richiesta di bonus, detrazioni oppure sostegni di tipo fiscale.

Inoltre, il Governo italiano, ma anche molti altri, europei e non, sono particolarmente attenti a questo tipo di pagamenti per ottenere una trasparenza fiscale migliore ma anche per far sì che i cittadini abbiano un rapporto più buono con il fisco.

Al fine di avere diritto ad alcuni sostegni quali superbonus 110% e altre tipologie di sostegni, i pagamenti devono essere necessariamente tracciabili. Per tracciabile s’intende che i movimenti di denaro, per acquistare qualcosa, devono poter essere seguiti in ogni loro fase.

Ciò, naturalmente, non avviene quando i movimenti di denaro sono in contanti. Non si capisce, dunque, se è realmente quella persona ad aver sborsato di fatto i soldi per acquistare un prodotto o servizio.

Rappresenta un pagamento tracciabile, ad esempio, quello eseguito con bonifico (sia esso bancario o postale). Tale operazione, infatti, permette di poter risalire a chi è l’intestatario del conto, essendo registrata dalla banca. Un bonifico può essere fatto sia alla banca, allo sportello anche automatico, sia tramite applicazione.

Con il pagamento tracciabile, dunque, si da prova che un tale soggetto, abbia pagato di tasca sua un prodotto o un servizio. Con tale attestazione, è semplice risalire non solo al nome di chi ha pagato ma anche a quanto ammonta il totale speso, in quale data. Nei bonifici, inoltre, è inserita la causale.

Se si dovesse richiedere un bonus particolare, come quello relativo all’edilizia, bisogna inserire la causale ovvero perché viene sborsato il pagamento. Inserire la causale è fondamentale per quel tipo di bonus.

Proprio come il bonifico bancario, anche i pagamenti con carta possono essere considerati come pagamenti tracciabili. Ciò è vero poiché è la banca a gestire il pagamento. Il discorso vale anche per le carte prepagate. Del resto, si può chiedere anche l’estratto conto alla propria banca.

pagamenti tracciabili
pagamenti tracciabili – nanopress.it

A cosa fare attenzione

Attenzione agli assegni bancari. In tal caso, infatti, un assegno bancario viene considerato pagamento tracciabile soltanto se c’è la dicitura non trasferibile ovvero non si può girare a qualcun altro. Ovviamente, se si sceglie di pagare in contanti, tale pagamento non lascia traccia alcuna.

fisco
fisco – nanopress.it

In linea di massima, bisogna prestare attenzione quando si pagano certi importi con pagamenti tracciabili. Potrebbe essere, infatti, più difficile dimostrarli successivamente. Si parla, in questo caso, dell’acquisto di un’abitazione, ma anche al costo dei lavori utili alla richiesta del bonus edilizia. Lo stesso vale anche per il pagamento del nido, nel caso in cui si voglia usufruire del bonus nido.

Impostazioni privacy