Non ci sarà nessuna autopsia per le vittime annegate nel Lago Maggiore

Non sarà disposta alcuna autopsia sui corpi delle 4 vittime naufragate nel Lago Maggiore la scorsa domenica. Come testimoni sono stati sentiti i 19 agenti dei servizi segreti italiani ed israeliani

Le operazioni di recupero dei resti della house boat naufragata la scorsa domenica
Le operazioni di recupero dei resti della house boat naufragata la scorsa domenica – Nanopress.it

Nessuna autopsia sarà svolta sui corpi delle quattro vittime del naufragio della house boat capitanata da Claudio Carminati nel lago Maggiore. 
Il medico legale ha stabilito che la morte è avvenuta per “annegamento” e che i corpi non riportano segni di lesione.
Alla luce di tali risultati la Procura di Busto Arsizio (VA) ha ritenuto di non dover disporre ulteriori accertamenti.

Secondo quanto si apprende dall’AGI (Agenzia giornalistica italiana) in queste ore starebbero per far rientro, nei luoghi indicati dai familiari, i corpi di tre delle vittime ossia Anya Bozhkova, Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi mentre quello dell’israeliano Erez Shimoni è già rimpatriato in Israele. Con riferimento a quest’ultimo, in una nota del Primo ministro israeliano si legge “Questa mattina è stata portata in Israele la bara del pensionato del Mossad morto nel disastro nautico causato dalle tempesta sul lago Maggiore in Italia. Il Mossad ha perso un caro amico, che ha dedicato la sua vita alla sicurezza dello Stato di Israele per decenni, anche dopo essere andato in pensione“.

Nelle prossime ore i sommozzatori dei vigili del fuoco riporteranno alla luce i resti della house boat di 15m che Carminati ha costruito 40 anni fa ideando un’attività imprenditoriale, sponsorizzata anche su Booking. Questo uno dei pochi commenti rilasciato sul sito da Elisa lo scorso 22 maggio: “È stato un sogno! Consigliatissimo con il bel tempo!“. 

I testimoni

Nell’immediatezza dei fatti sono stati ascoltati dai CC, in qualità di testimoni, i 19 agenti dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna) e del Mossad che si trovavano a bordo della “Gooduria” che si sono limitati a presentarsi come funzionari governativi. Queste le rispettive dichiarazioni “Sono un funzionario della Presidenza del Consiglio” e “Faccio parte di una delegazione governativa israeliana”.

Il Primo ministro israeliano Netanyahu
Il Primo ministro israeliano Netanyahu – Nanopress.it

Tuttavia la Procura nei prossimi giorni provvederà a riconvocarli con l’intento di ricostruire con precisione la dinamica del tragico evento. In particolare al fine di stabilire come l’imbarcazione di Claudio Carminati, indagato per omicidio e naufragio colposi, sia potuta affondare nel corso di una tromba d’aria.

Il ruolo dei servizi segreti

I fatti sono stati commentati anche dal vicesindaco Edoardo Favaron che all’AGI ha dichiarato: “I cittadini sono frastornati”. Ancora “Nei bar ci si chiede come sia possibile che siamo diventati un crocevia di spie addirittura di tre Stati: Italia, Israele e, ora, come scrivono alcuni media, anche Russia ai cui servizi sarebbe stata vicina una delle vittime. È vero che ospitiamo realtà importanti come la Leonardo ma quello che è accaduto ci sorprende molto“.
Lo scorso 27 maggio Sesto Calende ha ospitato le celebrazioni per i 100 anni dell’Aeronautica alla Training Academy di Leonardo che lì trova la sua sede.
Alla cerimonia, tra gli ospiti, erano presenti anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, il deputato Stefano Candiani oltre ai dirigenti della società leader nel campo della progettazione e realizzazione di elicotteri.

Al momento però l’interesse delle competenti Autorità sembra volto ad accertare se la house boat navigasse in condizioni sicure e se Carminati avrebbe potuto evitare l’incidente. Sulle ragioni per cui gli agenti si trovassero lì sembrerebbe non esserci particolare interesse investigativo.

Intanto per la giornata di domani è stato proclamato lutto cittadino dal sindaco del paese Giovanni Buzzi “vista la profonda commozione tra i cittadini, nella nazione e a livello internazionale, in particolare nelle comunità di appartenenza delle vittime”.

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