Nastri d’Argento 2020: i vincitori. Favolacce eletto miglior film

I Nastri d’Argento 2020 sono stati assegnati. Ed è stata dedicata al grande Ennio Morricone la serata di premiazione dei vincitori della 74ma edizione dei Nastri d’Argento andata in onda su Rai Movie dal Museo MAXXI a Roma, lunedì 6 luglio. Sei Nastri al film più votato, ‘Pinocchio’, per cui è stata premiata anche la regia di Matteo Garrone e il Geppetto di Roberto Benigni. Ma è Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo la sorpresa dei Nastri d’Argento 2020, miglior film della stagione che vince 5 Nastri su 9 candidature ed è premiato con entusiasmo dai Giornalisti Cinematografici. Vediamo tutti i vincitori.

Nastri d’Argento 2020 tutti i vincitori

Sei i Nastri per Pinocchio che vince per il miglior attore non protagonista con il premio Oscar Roberto Benigni, grandissimo Geppetto, per la scenografia (Dimitri Capuani), il montaggio (Marco Spoletini), il sonoro (Maricetta Lombardo) e i costumi di Massimo Cantini Parrini che riceve il premio anche per ‘Favolacce’.

Il film, scritto e diretto dai fratelli D’Innocenzo, la rivelazione dell’anno premiato a Berlino con l’Orso d’Argento, ottiene 5 Nastri, oltre al miglior film, anche per la sceneggiatura, degli stessi D’Innocenzo, per il produttore (Pepito con Rai Cinema, premiati anche per Hammamet), la fotografia (Paolo Carnera), e, appunto, per i costumi di Cantini Parrini.

Pierfrancesco Favino ritira il Nastro come miglior attore protagonista per ‘Hammamet‘, nel ruolo di Craxi. L’interprete fa il bis per il secondo anno consecutivo, dopo ‘Il Traditore’ nel 2109.

Il voto dei giornalisti cinematografici ha poi premiato il talento di Jasmine Trinca, migliore attrice protagonista (La Dea Fortuna di Ferzan Özpetek che ha ottenuto 3 Nastri ed è anche premiato per il ‘cameo dell’anno’ a Barbara Alberti). Oltre alla miglior attrice protagonista, ‘La Dea Fortuna‘ conquista anche i premi per la musica, con il Nastro a Pasquale Catalano per la miglior colonna sonora, in cui spunta anche la voce di Mina, (ex-aequo con Brunori Sas per ‘Odio L’Estate’) e per la miglior canzone con ‘Che vita meravigliosa’ scritta e interpretata da Diodato.

Valeria Golino è migliore attrice non protagonista (‘5 è il numero perfetto’, film d’esordio di Igort e ‘Ritratto della giovane in fiamme’ di Cèline Sciamma).

Nell’ambito della commedia, è ‘Figli‘ di Giuseppe Bonito il film dell’anno che ha ottenuto riconoscimenti anche per i protagonisti. Paola Cortellesi (miglior attrice di commedia) al suo terzo Nastro consecutivo – dopo ‘Come un gatto in tangenziale’ nel 2018 e ‘Ma cosa ci dice il cervello’ nel 2019 – e Valerio Mastandrea (miglior attore di commedia).

Un tris di premi nel ricordo del grande talento dello sceneggiatore Mattia Torre, autore del monologo da cui è tratto il film. “I premi del sindacato dei giornalisti cinematografici, nati nel 1946, ancora una volta e mai come quest’anno, sono – si legge nel comunicato – dalla parte di chi lavora anche dietro le quinte, di quei professionisti, a volte “invisibili” ma fondamentali nella creazione di quel miracolo sempre nuovo che è un film. Ed è anche questo con questo spirito e la voglia di sottolineare la coralità di questo lavoro, il Nastro dell’Anno per Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, che premia il regista, il protagonista Elio Germano, i produttori e tutto il cast tecnico del film”.

Nel palmarès anche il Nastro d’Oro a Vittorio Storaro e il Nastro alla carriera a Toni Servillo. E va a Claudio Santamaria quest’anno il Premio Nino Manfredi, voluto da Erminia Manfredi e dalla città di Taormina che l’ha sempre ospitato e che ha inviato direttamente a Claudio Santamaria, assente alla premiazione, il trofeo realizzato come ogni anno dai maestri orafi de Le Colonne, Alvaro e Correnti.

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