L’appello del virologo Pregliasco su scuola e Covid: “A casa con i sintomi, non stigmatizziamo le mascherine”

Mascherine in caso di focolai e niente scuola con i sintomi. Sarà normale secondo Pregliasco un aumento dei casi col rientro tra i banchi, ma al momento non vi è alcuna emergenza Covid.

Il dottor Fabrizio Pregliasco
Il dottor Fabrizio Pregliasco – Nanopress.it

Sale l’attenzione sulla questione Covid e scuola, visto il recente aumento dei casi di positività nel Paese – repentino nelle ultime 4 settimane – e il coincidente rientro a scuola che aspetta gli alunni di tutta Italia entro la fine della settimana. Il rischio, secondo gli esperti, è che con il rientro a scuola i casi possano continuare a salire, ma è un rischio previsto. Normale, secondo Fabrizio Pregliasco infatti un aumento di positivi ma al momento non vi è alcuna emergenza. Niente restrizioni secondo il virologo dell’Università di Milano, perché la gente ha imparato, ma in caso di infezioni si dovranno prendere delle precauzioni.

Covid e scuola, il virologo Pregliasco: “Non c’è emergenza, ma in caso di necessità sì alle  mascherine e niente scuola”

Tiene banco in questi giorni di aumento di casi Covid, determinati dalla circolazione di nuove varianti, la questione scuola legata alle possibili infezioni e al ritorno sui banchi dei ragazzi in tutto il Paese. Tornando di moda dunque, dopo tempo passato lontano dalle luci dei riflettori, anche le opinioni dei virologi che la gente in questi anni di pandemia ha imparato a raccogliere e ad apprezzare. Proprio sull’esperienza della gente fatta negli ultimi anni e sulla responsabilità individuale fanno leva diversi esperti, come Fabrizio Pregliasco, intervenuto oggi su AdnKronos e rilanciato da diversi organi di stampa nazionali.

Il virologo dell’Università di Milano ha parlato del binomio Covid-scuola, tracciando alcune linee guida e parlando di una situazione quella relativa ai contagi non emergenziale. Il virus ovviamente non va minimizzato, ma tramite l’esperienza va combattuto. “La gente – dice Pregliasco – è stanca e vuole dimenticare”.

Si dovrà agire dunque con intelligenza, arieggiando gli ambienti con la ventilazione, gestire bene gli spazi, mettere a disposizione i disinfettanti e monitorare chi manifesta i sintomi. Qualora ci dovessero essere dei focolai poi, rimanere a casa e portare la mascherina potrebbe essere la mossa vincente.

Domani avrà luogo su questo tema anche l’incontro fra tecnici dei misteri di Salute e Istruzione per decidere quali strategie attuare al riguardo.

Bisogna a detta del virologo infatti fare tesoro delle lezioni impartiteci dagli anni più duri, e conservare il ricordo del virus. Importante secondo Pregliasco anche non stigmatizzare la mascherina e chi la indossa: “Sia per chi la usa perché timoroso, sia perché fragile, la mascherina è un importante elemento. E l’avversione che c’è nella popolazione è data dalla stanchezza per eventuali indicazioni stringenti, ma dal punto di vista pratico prevale la voglia di dimenticare. L’importante è comportarsi con buonsenso“.

Anche negli ospedali è bene indossarla, magari ricorda il medico non negli ambulatori ma nei reparti con pazienti fragili. Così come nella vita quotidiana potrà essere intelligente metterla se si è malati. Prima del Covid, ricorda Pregliasco, andavamo tutti a lavoro e a scuola con l’influenza, adesso la responsabilità dei singoli è quella di non diventare untori.

Sorveglianza, tamponi e la nuova onda di contagi

Anche sul capitolo sorveglianza il virologo si dice favorevole ai tamponi, ricordando quanto è stato importante in passato passare a setaccio la popolazione per salvaguardare i fragili. Le antivirali per via orale possono inoltre ridurre drasticamente l’impatto, dice Pregliasco, che sottolinea nuovamente come evitare la diffusione debba essere la priorità per continuare la vita in questa “normalità che tutti noi ci siamo conquistati“.

Difficile però al momento prevede come si svilupperà la nuova onda di contagi, visto che nelle fasi iniziali di diffusione di nuove varianti, il rischio di un aumenti di casi è sempre dietro l’angolo – come accaduto per Omicron nel dicembre del 2021 e nel gennaio del 2022 -.

Fabrizio Pregliasco
Il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco – Nanopress.it

La fase è ascendente, dice Pregliasco, ma la proporzione dei casi grava molto meno rispetto alle ondate passate. Tutto questo non dovrebbe tradursi dunque in problemi per il sistema sanitario.

Sullo sforzo istituzionale, il virologo si auspica che il lavoro sia reale e non burocratico. Tradotto: messaggio importante alla vaccinazione anti Covid e anti influenzale, così da sostenere anziani e soggetti fragili con patologie. Sempre nel suo intervento all’AdnKronos, Pregliasco ricorda come contro il Covid la popolazione ha ormai sviluppato un’immunità “ibrida” che si rinforza tramite le infezioni, le vaccinazioni e ancora reinfettandosi. Questa immunità fa sì che tutti i contagiati rispondano bene alle nuove varianti, l’unica problema sono i soggetti fragili e gli anziani, sono loro che vanno tutelati di più ed è per loro che bisogna sollecitare le vaccinazioni e le nuove dosi.

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