Iran, il presidente Raisi incontra Khamenei prima del colloquio in Cina previsto domani

L’Iran sta attraversando un momento complicato causato principalmente dalla violenza utilizzata nella repressione verso la rivoluzione in atto ma anche dovuta al supporto che ha scelto di fornire alla Russia nonostante le numerosi critiche e ammonizioni ricevute. Il capo di Stato iraniano Raisi ha deciso di rafforzare i legami con le autorità cinese in maniera da essere il più indipendente possibile dalla collaborazione e cooperazione con l’occidente.

Raisi presidente Iran
Capo di stato iraniano Raisi – Nanopress.it

Una manovra che condivide soprattutto con Russia e Cina, le quali hanno mostrato rapporti saldi e improntati a creare una rete commerciale e produttiva, che riesca a soddisfare ogni tipologia di fabbisogno senza dover dipendere dalle forniture delle Nazioni occidentali.  Un legame che preoccupa in maniera importante la comunità internazionale, in quanto negli ultimi mesi il conflitto in Ucraina cominciato dopo l’invasione russa del territorio ha cambiato e plasmato dinamiche relazioni internazionali.

L’odio e l’astio nei confronti dell’Occidente sono un fattore fondamentale che avvicina in maniera sostanziale Cina, Russia e Iran. Domani il capo di Stato Raisi si appresterà a incontrare le autorità governative in Cina e, per l’occasione, nella giornata odierna incontrato la guida Suprema dell’Iran Khamenei per capire come impostare il dialogo e approfondire al meglio i punti focali da ampliare tra Teheran e Pechino.

L’Iran rafforza le relazioni con gli alleati orientali

L’Iran è attraversato da una rivoluzione popolare, cominciata 16 settembre a causa della morte di Mahsa Amini, avvenuta per mano della polizia morale che è stata uccisa dalle troppe percosse dopo averla tratta in arresto per aver indossato male il velo.

La popolazione non ha intenzione di lasciar perdere e continua a perseguire l’obiettivo di rovesciare il regime islamico autoritario imposto da Raisi, che ha come priorità quella di far rispettare le leggi morali e contenute all’interno della Sharia dove sono racchiuse anche le leggi di castità e velo. Il regime iraniano continua a perseverare nella crudele repressione e la popolazione è continuamente privata diritti femminili ma anche dei diritti fondamentali e primari la popolazione.

Oltre alla dura repressione, che è parte fondamentale di questo  momento storico iraniano, non va dimenticato anche  Il supporto fornito dall’Iran alla Russia, che ha sollevato il malcontento internazionale dato che i droni, inviati dalle truppe russe dall’Iran, sono responsabili di numerosissime uccisioni dato che spesso gli Shahed 136 sono andati ad impattare contro obiettivi prettamente civili uccidendo quindi cittadini innocenti.

Emerge inoltre che l’Iran ha intenzione di stringere ulteriormente i rapporti militari con la Russia ed ha in programma di aprire una fabbrica di droni che possa soddisfare entro il 2024 non approvvigionamento di 6000 unità annue. Ma non si tratta soltanto di questo dato anni che emergono anche spedizioni nascoste Salve e tramite compagnie aeree statali, come rivelato dal report del Guardian, che indicano lo scambio di droni molto più avanzati da impiegare nella guerra in Ucraina.

Dopo aver rafforzato notevolmente i rapporti con Mosca ora Teheran punta a Pechino e oggi il capo di Stato Raisi ha incontrato il leader supremo Khamenei per discutere dei punti fondamentali da trattare nell’incontro che domani vedrà autorità cinesi e iraniane insieme.

Raisi incontra Khamenei prima del colloquio con le autorità cinesi

Oggi il presidente iraniano Raisi ha avuto modo di parlare con la guida Suprema dell’Iran Khamenei in merito all’incontro che avverrà domani quando il capo di Stato sarà in visita in Cina per consolidare i rapporti, dopo le tensioni scaturite dalle recenti vicende, che hanno visto le relazioni commerciali e strategiche che Pechino ha instaurato con le autorità arabe.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani ha precisato l’importanza del viaggio di Ebrahim Raisi in territorio cinese, in quanto improntato allo sviluppo bilaterale dei legami tra Teheran-Pechino. il funzionario iraniano ha precisato inoltre che:La visita sarà effettuata su invito ufficiale del presidente cinese Xi Jinping. La visita è particolarmente importante dal punto di vista politico. Indica l’esistenza di un’atmosfera politica adeguata nelle relazioni e sottolinea la massima volontà politica dei leader dei due paesi di espandere i legami bilaterali basati su interessi reciproci“.

Il Capo di Stato cinese è stato in visita in Arabia Saudita, a dicembre, dove ha avuto modo di incontrare anche i membri del Consiglio di cooperazione del Golfo dove si è trattato anche la questione delle tre isole iraniane Nel Golfo Persico, che è stata citata come una rivendicazione perseguita dagli Emirati Arabi Uniti.

Quando la questione di queste tre isole iraniane emersa l’opinione pubblica non ha accettato di buon grado il fatto che la cena avallasse la richiesta degli Emirati Arabi e a additato la posizione presa da terra come poco incisiva.  Secondo l’opinione pubblica il governo iraniano non riesce ad imporsi in questioni importanti e passa in secondo piano rispetto ad altre nazioni.

Kanaani ha descritto l’accordo raggiunto tra Iran cucina nel Marzo 2021 come: “una tabella di marcia che delinea il percorso generale e l’orizzonte a lungo termine della cooperazione tra i due Paesi”. Ha aggiunto che: “lo scorso anno c’è stata una crescita del 43% nelle relazioni economiche e commerciali Iran-Cina, con la Cina che è stata la prima destinazione di esportazione dell’Iran e la seconda fonte di importazioni.”

Nonostante ciò la preoccupazione del popolo iraniano e dell’opposizione, ma anche dei media, è quella che il commercio e l’economia stiano subendo un grosso stallo causato dalle decisioni politiche intraprese e che necessita di uno sblocco per poter vedere nuovamente  l’Iran rifiorire.

Raisi ha incontrato la guida Khamenei per stilare una lista di questioni importanti da menzionare in Cina. È stato precisato e descritto minuziosamente la quantità di incontri e con quali funzionario sarebbero avvenuti. Nonostante questa sia una notizia che interessa media e popolazione, non è stata rilasciata una relazione o un resoconto della riunione tenuta tra i due leader iraniani.

Alcune notizie rivelano che Raisi potrà dare seguito all’accordo di strategico globale di 25 anni, che fino ad ora è rimasta una lista dei desideri senza un piano strategico e concreto che potesse realizzarlo nella realtà.

La Repubblica islamica iraniana sta affrontando un periodo decisamente complicato che vede una sfida forte da parte dei dissidenti e degli oppositori interni, ma ha anche una crisi economica profonda che è arrivata ormai ad un punto estremamente preoccupante.

Riguardo la questione è intervenuto anche un ex ambasciatore iraniano in Cina che ha specificato che, in realtà, i legami tra Teheran e Pechino imbastiti fino ad oggi sono sopravvissuti soltanto per una motivazione. La motivazione è che grazie agli accordi stipulati con Teheran e Pechino aveva merce di scambio per assicurarsi accordi che andassero a suo beneficio con l’Arabia Saudita.

Mohammad-Hossein Malaek, inviato di Teheran per quattro anni durante il mandato dell’ex presidente Khatami, ha precisato che, a suo avviso, l’accordo è un documento senza valore soprattutto dopo la visita del presidente jinping in Arabia Saudita a dicembre e questo perché alle due parti si sono accordate:  “sul bisogno di rafforzare la cooperazione per garantire la natura pacifica del programma nucleare iraniano”, invitando Teheran a cooperare con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e a “mantenere il regime di non proliferazione”.

Anche Raisi ha scritto un articolo pubblicato sul People’s Daily, giornale ufficiale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese dove ha sottolineato che:In quanto due civiltà umane vive e dinamiche, l’Iran e la Cina erano collegate l’una all’altra attraverso la storica Via della Seta, e accertato il fatto che la prosperità e la felicità come obiettivi popolari desiderabili possono essere raggiunti solo attraverso l’interazione e la cooperazione”.

Il capo di Stato ha anche parlato dell’accordo dei 25 anni e in merito affermato che è stato firmato per sviluppare la cooperazione reciproca e questo in diversi ambiti perseguendo approcci simili nei confronti dello sviluppo internazionale. Ha voluto sottolineare fermamente che le due Nazioni si oppongono all’imperialismo e all’unilateralismo, facendo un chiaro riferimento agli Stati Uniti.

 

Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Affari esteri cinese, ha riferito oggi che:questa è la prima visita del presidente Raisi in Cina in carica. Durante la visita, il presidente Xi Jinping terrà colloqui con il presidente Raisi per tracciare insieme la rotta e guidare il sviluppo futuro delle relazioni Cina-Iran e avere uno scambio di opinioni approfondito su questioni regionali e internazionali di interesse comune”.

Ha anche fatto riferimento a sentimenti simili a quelli menzionati da Raisi sull’amicizia tradizionale, affermando che “consolidare e sviluppare le relazioni Cina-Iran è la loro scelta strategica congiunta”.

Il portavoce cinese ha anche fatto una precisazione riferendosi all’accordo strategico tra Iran e Cina e ha riferito che si tratta di vedere: “questa visita come un’opportunità, la Cina non vede l’ora di lavorare con l’Iran per far avanzare ulteriormente il partenariato strategico globale Cina-Iran e svolgere un ruolo costruttivo nel rafforzare l’unità e la cooperazione tra paesi del Medio Oriente e promuovere la sicurezza e la stabilità regionali”. 

La visita di tre giorni di Raisi in Cina è finalizzata a formalizzare un modo per rendere operativo l’accordo nel concreto e cominciare la cooperazione tra autorità di Teheran e Pechino.  Durante un’intervista rilasciata domenica, il vice capo dell’ufficio presidenziale degli affari politici Mohammad Jamshidi ha riferito: “Stiamo cercando di stabilire una cooperazione economica su larga scala con la Cina, il cui quadro è il documento di cooperazione globale Iran-Cina”. “Abbiamo avanzato i meccanismi per l’attuazione dell’accordo globale tra Iran e Cina, che era un accordo sulla carta all’inizio di questa amministrazione. La finalizzazione dell’accordo sarà seguita durante questo viaggio”.

Khamenei
Khamenei – Nanopress.it

L’ opinione pubblica e la popolazione iraniana non hanno appreso di buon grado l’accordo di cooperazione di 25 anni con la Cina e un secondo accordo della durata di vent’anni con la Russia. Secondo i media la popolazione ritiene queste azioni intraprese come una sorta di svendita del paese e non hanno apprezzato la scelta politica fatta dal capo di Stato Raisi.

Questo nonostante il governo iraniano non abbia mai apertamente è rivelato cosa prevede e cosa comporterà in termini politici economici e militari questa alleanza ma anche senza queste informazione la vicinanza profonda tra i due Stati non è accolta con piacere.

 

 

 

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