Indagine dell’Antitrust su Ryanair: “Troppe agenzie escluse dalla vendita”

Il Garante della concorrenza ha aperto un’indagine sulla compagnia Ryanair, si sospettano abuso della sua forza sul mercato ai danni degli utenti. Segnale importante per Urso, mentre l’azienda irlandese fa sapere che ci sarà disponibilità in favore della trasparenza.

Michael O'Leary, ad Ryanair
Michael O’Leary, ad Ryanair – Nanopress.it

 

L’indagine verrà condotta dal Garante della concorrenza, sulla compagnia aerea low cost per antonomasia. La Ryanair intanto si dice disposta a collaborare, e a favore della trasparenza; soddisfatto invece Adolfo Urso. Segnale forte, secondo l’esecutivo, alla compagnia più forte in Italia adesso indagata: avrebbe abusato del potere di mercato a danno dei consumatori: “Segnale nei confronti di un mercato che necessita della trasparenza e della tutela”.

Ryanair indagata dall’Antitrust: verifica sul rapporto con le agenzie di viaggio

Sospetti su Ryanair da parte del Garante della concorrenza e dei consumatori. L’Antitrust ha aperto una indagine formale, per motivazioni riguardanti un eventuale impedimento alle agenzie di viaggio da Ryanair di vendere biglietti aerei.

Le indagini si occuperanno di verificare se, come si sospetta, le agenzie non siano realmente in grado di usare il sito ufficiale ryanair.com per emettere biglietti ai clienti, visto che l’uso verrebbe riservato ai comuni viaggiatori. Sotto la lente di ingrandimento la procedura di verifica che Ryanair effettuerebbe quando il sito viene visitato da un’agenzia di viaggio.

Ma oltre al controllo, qualora l’agenzia riesca ad aggirare gli sbarramenti – pratica comunque illegale – la compagnia inizierebbe poi a bombardare di messaggi il passeggero, per intimarlo di evitare le agenzie in futuro. Il classico “Prenota direttamente con Ryanair e troverai il prezzo più basso”. Si indagherà insomma su queste pratiche.

Un’altra contestazione e indagine che verrà fatta, sarà quella relativa al possibile rifiuto di rimborsare le agenzie in caso di cancellazione del volo. Sempre l’Antitrust spiega come il rimborso da parte di Ryanair arriverebbe solo in seguito alla copia esibita dei documenti e di una bolletta di utenza domestica, dinamica che escluderebbe di fatto l’agenzia.

Ecco come si andrebbe a influenzare, qualora venisse provato, un comportamento votato all’utilizzo solamente del sito ufficiale per la prenotazione. La vendita poi, altro punto su cui farà luce l’indagine, sarebbe consentita solo alle agenzie tradizionali o di grandi dimensioni, tramite il Globalizzandosi Distribution System. Con condizioni per peggiorative in termini di prezzo e di offerte – voli disponibili minori rispetto a quelli operativi. Poi la GDS non potrebbe nemmeno modificare il biglietto una volta emesso.

Passando agli accertamenti nel dettaglio il costo di 50 euro se comprato sul sito da Bari ad Alghero, e di 78,78 euro se comprato tramite agenzia GDS.

Il Garante si muoverà anche per conto di tre denuncianti, ossia l’Aiav che ha a suo seguito 1900 agenzie, insieme alla Federazione del Turismo organizzato con 1900 soci tra agenzie e tour operator, insieme all’associazione consumatori Codici Lombardia.

Ryanair favorevole all’indagine: la soddisfazione di Adolfo Urso

Dopo le polemiche e la grande attenzione arrivata negli scorsi mesi sulle compagnie aree, con aspri dibattiti che hanno riguardato i prezzi arrivati alle stelle dei biglietti, anche la compagnia si è detta favorevole alla trasparenza, dopo la notizia della recente indagine Antitrust. “Guardiamo a favore ogni indagine per fare chiarezza finalmente su ogni mancanza di trasparenza da parte degli Ota” ha commentato l’amministratore Ryanair Eddie Wilson.

Aereo Ryanair
Aereo Ryanair – Nanopress

Ma l’ad va avanti nelle sue dichiarazioni, affermando di essere speranzoso anche che le indagini vadano anche sulle agenzie che “non danno dettagli ai passeggeri”: “Non possiamo rimborsare direttamente i passeggeri, perché loro non ci forniscono email o numeri di carte di credito“.

Secondo il ministro delle Imprese invece si tratta, riferendosi ancora alle indagini, di un segnale importante. Adolfo Urso ha commentato: “Segnale nei confronti di un mercato che necessita della trasparenza e della tutela. Necessita anche di una concorrenza che sia leale tra operatori“.

Per quanto riguarda le misure che il governo ha recentemente modificato riguardo il caro-voli, che ha generato anche attriti da parte delle associazioni sindacali e che ha dato di fatto più potere all’Antitrust sulle verifiche, Urso parla dell’emendamento “ben indirizzato”. Proprio sui poteri al Garante che si dovrà impegnare a detta del ministro a “sgominare l’algoritmo” là dove creasse meccanismi di prezzi distorti al mercato.

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