Il Governo cambia le regole del caro-voli: poteri all’Antitrust e stop al tetto

Il Governo riscrive le regole, nell’emendamento del decreto asset: niente più tetto del 200% dei prezzi. I sindacati: “Mossa non coraggiosa”.

Un Ryanair Boeing 737
Un Ryanair Boeing 737 – Nanopress.it

In un emendamento del decreto asset, il governo riscrivere le regole del caro-voli. L’esecutivo ha eliminato il tetto dei prezzi al 200% del costo medio, mentre per limitare gli algoritmi – piaga recentemente lamentata dai consumatori – ma affida poteri all’Antitrust di verificare quanto i prezzi possano essere inquinati dalla compagnia aera. I principi su cui verranno fatte queste analisi saranno due: abuso in posizione dominante e intesa restrittiva della concorrenza.

Il governo modifica la norma sul caro voli: non contenti i sindacati

Poteri all’Antitrust nelle verifiche e niente tetto del 200% dei prezzi medi per le compagnie. Il governo cambia le regole del caro-voli, lo fa con un emendamento al dl asset, che vede l’eliminazione come detto del tetto dei prezzi e una mossa contro gli algoritmi rivisitata. Conferiti all’Antitrust tutti i poteri di analisi di eventuali prezzi inquinato dalle compagnie, sui principi di abuso di posizione dominante e di intesa restrittiva della concorrenza.

Anche le condotte praticate sulle rotte per le isole verranno monitorate con la lente di ingrandimento dall’Authority, che verificherà l’andamento dei prezzi durante i picchi di domanda stagionale per indagare su eventuali scorrettezze, o prezzi superiori al 200% della tariffa media.

Ma i sindacati in questa mossa da parte del governo non vedono “coraggio”. Le associazioni si dicono preoccupate, parlando di passo indietro dell’esecutivo rispetto ad esempio ai tetti massimi: “Riteniamo che soprattutto per quanto riguarda i collegamenti da e per le isole, il tetto rimane un aspetto fondamentale per evitare la speculazione che viene fatta dai vettori in maniera spropositata” dice il segretario della Uil Trasporti Sardegna. Secondo William Zona il governo piuttosto che andare avanti sul tetto massimo si è dimostrato non coraggioso, e aspettando il nuovo bando sulla continuità territoriale si aspetta invece più dettagli circa la possibilità di un incremento dei prezzi, i quali non possono essere lasciati in balia delle agenzie come avvenuto fino a questo momento: “L’aiuto dell’Antitrust deve servire ad avvitare speculazioni contro i passeggeri” conclude Zona.

Cosa cambia nell’emendamento

Modificato il dl asset dunque, nell’emendamento, che illustra in ogni caso il divieto dell’utilizzo di procedure automatizzate per determinare le tariffe “basate su attività di profilazione web dell’utente o sul tipo dei Device elettronici utilizzati dagli utenti per effettuare una prenotazione, quando comporta un pregiudizio al comportamento economico dell’utente“.

Regole da attuare sia per le Isole, con attenzione particolare a Sicilia e Sardegna spesso soggette a rincari, e per le tratte nazionali, soprattutto quando gli spostamenti stradali e ferroviari sul territorio siano imperdibili da aventi eccezionali.

Viaggiatori in aeroporto
Viaggiatori in aeroporto – Nanopress.it

L’Antitrust avrà il potere di imposizione qualora dovessero emergere fattori sospetti nel marcato, di misurare i comportamenti ed eliminare le distorsioni eventuali.

Si dovrà tenere conto anche della struttura del mercato, con le modalità di definizione dei prezzi, tra ricavi e algoritmi. Per i consumatori c’è sempre il rischio di ricadere nei processi concorrenziali, e di algoritmi fondati sulla profanazione dell’utente. L’Autorità terrò conto delle esigenze dei territori difficilmente raggiungibili con latri mezzi di trasporto, di tutelare i consumatori vulnerabili,

Nell’emendamento compare anche la volontà di attuare una maggiore trasparenza e conoscibilità di questi criteri utilizzati dagli aeroporti per la concessione di sussidi allo sviluppo di rotte. Sarà ancora l’Antitrust a ricevere maggiori poteri per monitorare questi fattori. Sul sito dell’Autorità intanto comparirà un documento sempre in aggiornamento con delle pronunce della Corte di Giustizia sui diritti dei consumatori in modo che gli utenti possano diventare più consci di ciò che gli spetta. In relazione ancora alla trasparenza delle condizioni di prezzo che le compagnie adottano.

E ancora, nei siti delle società dovrà essere visibile sulla pagina web che compare al momento della prenotazione un rinvio al documento stesso ipertestuale (cliccabile).

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