Fino a 975 euro in più sulle pensioni, aumento INPS: sorpresa per questi italiani

In arrivo pensioni molto più ricche di ben 975 euro per questa platea di italiani, che potranno beneficiarne. Facciamo chiarezza in merito?

Pensioni
Pensioni – Nanopress.it

Si prospetta un 2023 più ricco per alcuni, grazie all’aumento delle pensioni.  Novità importanti stanno per arrivare grazie al Governo Meloni.

Pensioni 2023 e aumenti in vista: ecco alcune riflessioni introduttive

Come è stato accennato poco fa, sono in arrivo delle belle sorprese: alcuni di voi quindi potranno gioire e non poco. Questo perché sono in arrivo delle novità per quanto riguarda il tema pensioni che come si sa, è un tema che tocca in modo particolare la maggior parte di noi.

In un periodo come quello che si  è vissuto, fatto di guerre, pandemia, inflazione, l’arrivo di una bella notizia non può che avere tutto un altro sapore, quello della speranza.  Quando arriva l’anno nuovo, alla fine, facciamo proprio questo, speriamo.

Speriamo che tutto prenda una piega diversa e che il sorriso possa nascere sul nostro volto e su quello delle persone a noi care.

Questo 2023 è appena arrivato, eppure porta con sé già delle belle notizie se si parla di pensione: sono infatti previsti degli aumenti importanti.

Qui di seguito infatti si cercherà di capire cosa si riceverà e chi potrà beneficiare di tali aumenti sul cedolino della propria pensione. Non vi resta che continuare a leggere qui di seguito per saperne di più.

Novità Governo Meloni: le novità sulle pensioni e non solo

Grazie al governo Meloni ci sono delle importanti novità se si parla di pensioni.

Governo Meloni
Governo Meloni-Nanopress.it

Oltre alla riforma del sistema pensionistico, c’è nell’aria un’altra notizia che riguarda degli importanti aumenti su pensioni che già esistono.

Ma andiamo per gradi: facendo riferimento alla riforma del sistema pensionistico, non si può non parlare della quota 103 che sarà protagonista di questo nuovo anno.

A tale quota si accompagnerà l’opzione donna e ape sociale. Parliamo di alcune misure che permetteranno a molti di ricevere la pensione prima nel 2023, fermo restando che ciò sarà possibile rispettando sempre determinati requisiti, ovvero l’età di 67 anni e una contribuzione di almeno 20 anni alle spalle.

Ora passiamo però all’altro tema scottante: l’aumento delle pensioni, un tema che porta tante sorprese e in questo periodo di festa forse non vogliamo altro.

Aumenti pensioni: quali sono le novità a riguardo?

Iniziamo con il dire che chi era in pensione già nel 2022 ha sicuramente assistito a uno scenario di perdita non indifferente.

aumento pensioni
Aumento pensioni-Nanopress.it

A causa dell’inflazione del 12% le pensione sono diminuite proprio del 12% ma non da un punto di vista numerico, ma da un altro punto di vista. Quello del potere d’acquisto. Ovvero di quello che si può comprare con la propria pensione.

Questo significa che i pensionati hanno visto diminuire il loro potere di acquisto e ciò ha rappresentato una bella batosta.

Ecco che se si parla di aumenti, oggi più che mai, la cosa non può che interessare e non poco.

La parola aumento ha sicuramente una maggior risonanza, se si parte da questi presupposti e non solo da un punto di vista economico, ma anche emotivo.

975 euro di aumento: a quali pensionati vanno questi soldi?

Importante quindi è cercare di capire come funzionerà l’aumento sulle pensioni, attraverso un esempio concreto.

Inps
Inps-Nanopress.it

Chi nell’anno precedente ha percepito una pensione da 1500,00 euro lordi, in realtà ha percepito 1244 ,00 euro netti.

Tale pensione nell’anno che è appena arrivato aumenterà a 1.609,50 euro lordi e quindi a 1.319,08 euro netti. Ciò vuol dire che l’aumento lordo sarà di 109,50 euro e questo grazie alle nuove direttive del governo. L’aumento netto invece scatterà a 75,08 euro.

Volendo tener conto di tredici mensilità, l’aumento sarà di ben 975 euro. Ecco che si parla di un bell’importo che oltre che a riparare quello che si è vissuto, dà una speranza in più.

In pratica si è di fronte a un aumento che in termini percentuali è pari al 7,3%. Sicuramente non è tantissimo, se si tiene conto del 12% dell’inflazione, ma si tratta pur sempre di un passo importante.

In tutto questo bisogna fare attenzione, poiché tale aliquota sarà corretta al rialzo o al ribasso in base a quante volte la pensione ricevuta varrà in riferimento al trattamento minimo.

Se si è infatti in presenza di pensioni bassissime l’aliquota sale, mentre tende a scendere quando la pensione sale. Per la pensione molto alta l’incremento sarà bassissimo.

Insomma questa sembra essere la logica sottostante a quello che è stato appena detto. Infatti si è cercato in tal senso di mostrare la situazione pensioni con il relativo aumento, anche in termini percentuali.

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