Ferro vecchio: dove venderlo e quanto lo pagano

come vendere ferro vecchio

Come vendere ferro vecchio? Talora può capitare di avere del ferro vecchio inutilizzato in casa propria, e invece di sbarazzarsene gettandolo chissà dove, si può fare in modo di riciclarlo e differenziarlo in maniera intelligente ed ecologicamente sostenibile, oltretutto guadagnandoci qualcosina. Il ferro infatti, come il rame, può essere rivenduto e riutilizzato, e non a caso entrambi questi materiali sono oggetto di furti, come periodicamente riportano le cronache: vediamo allora dove vendere ferro vecchio rivolgendosi ad un esperto, scoprendo quali sono le quotazioni e quanto viene pagato a peso.

Dove vendere ferro vecchio: a chi rivolgersi

A chi rivolgersi per vendere ferro vecchio? Innanzitutto si possono contattare le aziende specializzate che lavorano tale materiale, e che sono parte integrante della filiera produttiva nel settore edilizio: il vantaggio di rivolgersi a tali aziende è che queste possono fornire una precisa quotazione del ferro, calcolandone il grado di purezza, e dunque potrete ricavarne un guadagno certo. In alternativa ci si può rivolgere a privati che di mestiere acquistano e vendono il ferro, e sono facilmente riconoscibili: avete mai notato nella vostra città quei furgoncini o veicoli a tre ruote che vanno in giro con materiale ferroso? Sono proprio addetti alla compravendita di ferro che vanno raccogliendo il materiale porta a porta, e che generalmente si appoggiano su piccoli magazzini.

Vendere ferro vecchio: le quotazioni

Come abbiamo anticipato, vendendo ferro vecchio si può anche guadagnare qualche soldo, oltre a riciclare in maniera corretta tale materiale, contribuendo al benessere ambientale: non deve essere pensata come un’attività per facili guadagni, ma chi vuole disfarsi del ferro vecchio deve sapere che anche il ferro vecchio inutilizzato ha delle quotazioni di mercato, un suo valore di vendita che risulta oscillante come tutti i metalli. Ma quanto vale il ferro? Orientativamente il suo valore è all’incirca di 190 euro a tonnellata, e ad incidere sulla sua quotazione come abbiamo accennato è la sua purezza: maggiore è la quantità di ferro presente nel materiale da rivendere, senza che vi siano parti ad esempio in acciaio o plastica a ‘corromperne’ la purezza, tanto più sarà facile rivenderlo a un buon prezzo, e potrà rivelarsi un’ottima fonte di guadagno estemporanea ed occasionale, oltre che una maniera ideale per smaltirlo senza gettarlo nella pattumiera dell’indifferenziato.

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