Le indagini dei Militari dell’Arma – con i carabinieri dei Nas – sono partite dalla denuncia dei familiari di un ospite della struttura, insospettiti dallo strano comportamento del loro congiunto. In manette sono finiti due educatori e un operatore sanitario.
Grazie alle intercettazioni ambientali, sono state scoperte le condotte vessatorie e i maltrattamenti ai danni degli ospiti, che venivano – quotidianamente – picchiati, minacciati e strattonati, spesso anche sotto gli occhi di altri operatori, che – seppur non responsabili diretti degli abusi – non avrebbero mai denunciato l’accaduto. Per questi ultimi, che non sono stati raggiunti dalla misura cautelare, sono state disposte delle perquisizioni.
Disabili picchiati e maltrattati in una comunità di Perugia
Tre persone sono state arrestate questa mattina con l’accusa di maltrattamenti – sia fisici che psicologici – ai danni di alcuni ospiti di una comunità per disabili di Perugia. Stando a quanto emerso dalle indagini, gli ospiti sarebbero stati picchiati e vessati con umiliazioni continue, schiaffi, pugni e botte. Gli episodi di violenza – che erano ormai all’ordine del giorno – sarebbero avvenuti spesso sotto gli occhi di altri operatori, che – seppur non abbiano partecipato attivamente alle vessazioni – non avrebbero mai denunciato l’accaduto, né sarebbero mai intervenuti per difendere i disabili.
Per questi ultimi, che non sono stati raggiunti dalla misura cautelare, sono state disposte delle perquisizioni.
Le indagini dopo la denuncia dei familiari di un ospite
Gli arresti – messi in atto questa mattina – giungono al culmine di una complessa e articolata attività investigativa. Le indagini sono partite dalla denuncia dei familiari di un ospite della struttura, insospettiti da alcuni comportamenti del loro congiunto. A quel punto sono iniziati i controlli da parte dei militari dell’Arma, in collaborazione con i Nuclei Antisofisticazione e Sanità (NAS), che hanno installato delle cimici ambientali per le intercettazioni. Le immagini e gli audio acquisiti dai carabinieri di Perugia hanno quindi confermato i sospetti dei familiari degli ospiti.
Stando a quanto emerso dalle indagini, gli ospiti considerati più irrequieti venivano costretti a rimanere per molto tempo – anche un’intera giornata – seduti e fermi. Gli indagati, venendo meno ai loro obblighi, avrebbero posto in essere in maniera sistematica una serie di atti di umiliazione, condotte vessatorie fisiche e verbali, e intimidazioni.
Dalle indagini è anche emersa la totale assenza di qualsiasi attività ludico-ricreativa che invece gli operatori riferivano di attuare. In manette sono finiti due educatori e un operatore sanitario. Le violenze avvenivano sotto gli occhi degli altri ospiti della struttura.