Diagnosi precoce del cancro, dal Regno Unito una nuova speranza

Diagnosi precoce del cancro, potrebbe essere arrivato il momento della svolta  nell’ambito della medicina.

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medici- Nanopress.it

Mediante degli esami del sangue, presto sarà possibile scoprire l’insorgenza del tumore prima di effettuare ecografie o altri controlli specifici.

I risultati dell’ultima ricerca portata a termine (nella sua prima fase) nel Regno Unito sono più che positivi e fanno ben sperare. Se questo fosse vero, potrebbe essere iniziata in campo medico una vera e propria rivoluzione.

Test del sangue, Gallery Test pronto a cambiare la vita

Il test del quale stiamo parlando è il Gallery test che è stato messo a punto in un laboratorio Californiano in mesi e mesi di studi, ricerche e molto altro ancora. Il test sembrerebbe essere in grado di individuare almeno 50 forme di cancro diverse.

Lo studio parla di analisi efficaci almeno in due terzi dei casi totali. I risultati della sperimentazione portata a termine nel Regno Unito sono stati comunicati dai ricercatori del servizio anatomia Nazionale britannico.

analisi del sangue
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I diretti interessati ne hanno parlato durante una conferenza organizzata a Chicago sui tumori. La sperimentazione è stata condotta su dei pazienti che avevano dei sintomi sospetti e che si erano già rivolte a delle strutture pubbliche del Galles e dell’Inghilterra per approfondire e cercare di capire qualcosa di più.

Diagnosi corretta nei due terzi dei casi, si rimane ottimisti

La diagnosi è stata corretta nei due terzi dei casi. Il risultato dei test è stati confermato in un secondo momento tramite ecografie e biopsie. Lo studio conferma che il test condotto riporta risultati affidabili almeno nell’86 dei casi.  Il che non è poco. In poche parole si può dire che gli esami riescono a identificare i tumori al primo stadio. Tutto questo è veramente importante perché con un solo esame del sangue da questo momento si potrebbero anche salvare parecchie vite.

Soltanto il 2,5% dei risultati è risultato essere errato, ma è un margine di errore più che accettabile. L’università di Oxford ha partecipato a questi studi per tanti mesi e poi ha sottolineato che si tratta soltanto di un percorso in via di sperimentazione, concluso nella sua prima fase. Per cui per il momento non si potrà fare riferimento a questi test.

In seguito bisognerà effettuare degli altri studi e delle altre verifiche. Soltanto dopo si potrà infatti dare una sorta di ufficialità in merito. Si rimane comunque ottimisti sul fatto che questo potrebbe essere un nuovo punto di partenza, un grosso passo avanti per la medicina.

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