Capitol Hill: le reazioni dei leader e delle personalità italiane e statunitensi

I fatti accaduti ieri a Washington lasciano oggi sgomenti: gli attivisti pro-Trump hanno violato la sicurezza e occupato Capitol Hill, sede del Governo degli Stati Uniti che ospita il Campidoglio, durante la seduta per la conferma della vittoria di Joe Biden, ultimo step prima del suo insediamento.

Le immagini arrivate mostrano violenza e comportamenti incivili: il risultato è stato 52 arresti e 4 persone decedute durante gli scontri.

Mentre si invoca alla sospensione di Dondald Trump dall’incarico quanto prima, anche perché ormai pare sia stato tagliato fuori dalla gerarchia di comando (ieri la guardia nazionale è stata chiamata da Mike Pence, il vicepresidente e non da Trump), i leader politici di tutto il mondo e le personalità di spicco a condividere su Twitter le proprie reazioni a quanto accaduto.

Capitol Hill: i commenti italiani

Il premier Giuseppe Conte ieri sera ha condiviso su Twitter la propria condanna alla violenza vista durante le proteste; pensiero condiviso dal ministro degli Esteri Luigi di Maio.

Anche Salvini, precedentemente sostenitore di Trump, ha voluto sottolineare la sua contrarietà ai metodi utilizzati e inneggiare a libertà e democrazia.

Roberto Saviano ha invece voluto porre l’accento sul trattamento blando ricevuto dai manifestanti da parte delle forze dell’ordine, che li hanno lasciati agire indisturbati: “Immaginate se fosse entrato un afroamericano del movimento #BLM. E invece questi entrano, cazzeggiano, usano estintori. Negli USA si muore strozzati per aver acquistato sigarette con venti dollari falsi, ma si può occupare il Campidoglio in gruppo” a commento della foto ormai celebre degli attivisti guidati da un uomo con un copricapo con le corna e il volto dipinto con i colori della bandiera americana.

Il trattamento delle persone afroamericane da parte della polizia americana è un problema reale: negli ultimi anni sono stati molti gli episodi che hanno sconvolto l’opinione pubblica, in particolare l’omicidio di George Floyd a Minneapolis lo scorso maggio, che ha scatenato forti proteste e la nascita del movimento Black Lives Matter (BLM).

I leader mondiali si dissociano da Trump

Joe Biden, ufficialmente eletto dal Congresso quest’oggi 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America, ieri sera twittava “L’America è molto meglio di quello che vediamo oggi“. Non sono mancate le critiche, visto che gli USA sono noti per un problema generale di violenza, soprattutto legato alle armi.

Boris Johnson ha definito vergognose le scene viste ieri, mentre Mark Rutte dei Paesi Bassi e Micheál Martin dell’Irlanda hanno espresso preoccupazione. Angela Merkel ha dichiarato che deplora il comportamento di Trump, responsabile di quanto accaduto. Emmanuel Macron ha invece condiviso un video in cui riconosce Biden nuovo presidente con la semplice didascalia: “We believe in democracy“.

Dal Canada, Justin Trudeau si è unito al coro di condanna, mentre ancora nessun commento da parte di Jair Bolsonaro, il cui Brasile è sull’orlo della bancarotta.

Anche le celebrity si scagliano contro le proteste

Mark Ruffalo, Cardi B, Pink, Sasha Baron Cohen sono solo alcuni delle celebrità che hanno condiviso i propri pensieri sui social. In particolare l’attore britannico ha sostenuto che il ban di 12 ore di Trump dai social sia troppo poco e che vadano presi provvedimenti più seri.

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