Biden lancia l’allarme: si rischia “l’Armageddon nucleare”

Biden mette il mondo in allerta: per il Presidente degli Stati Uniti, si potrebbe andare incontro a un “Armageddon nucleare”. 

Joe Biden
Joe Biden – Nanopress.it

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, lancia un avvertimento al mondo intero. Si rischia di andare incontro a un Armageddon nucleare. Un annuncio che arriva sullo sfondo dell’avanzata delle truppe ucraine, le quali stanno respingendo, sempre di più, i russi.

Joe Biden avverte: si va incontro a un Armageddon nucleare

Il presidente degli Stati Uniti – Joe Biden – ha messo in guardia il mondo intero dal rischio un Armageddon nucleare, a distanza di 60 anni dalla Guerra Fredda, a causa delle minacce relative all’uso di armi nucleari da parte della Russia, le cui truppe sono sotto pressione dalla controffensiva ucraina.

Di fronte all’ostinata resistenza ucraina, alimentata dagli aiuti militari occidentali, Putin ha alluso alla bomba atomica in un discorso televisivo del 21 settembre. Ha detto di essere pronto a usare “tutti i mezzi” nel suo arsenale contro l’Occidente, che ha accusato di voler “distruggere” la Russia. “Non è un bluff, ha assicurato.

Non affrontavamo il rischio Armageddon dai tempi di Kennedy e dalla crisi dei missili cubani” che ricordiamo, risale al 1962, ha detto il presidente americano.

Secondo gli esperti, un attacco atomico implicherebbe probabilmente armi nucleari tattiche, con una carica esplosiva più ridotta di un’arma nucleare strategica. Washington, però, ritiene che anche un attacco nucleare tattico potrebbe innescare una conflagrazione più ampia.

Vladimir Putin
Vladimir Putin – Nanopress.it

Kiev riconquista diversi territori

Le truppe ucraine hanno avviato una forte offensiva, su tutti i fronti, dall’inizio di settembre e hanno già riconquistato la maggior parte della regione di Kharkiv nel nord-est e importanti nodi logistici come Izium, Kupyansk e Lyman.

Solo dal 1 ottobre e nella sola regione di Kherson, sono stati liberati più di 500 km² di territorio e dozzine di località“, ha detto giovedì sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Si delinea una nuova guerra mondiale? Questa è la domanda che aleggia negli ultimi tempi in base alla situazione che si sta delineando. Di fronte alle battute d’arresto dell’esercito russo in Ucraina e a una mobilitazione caotica in Russia che ha spinto centinaia di migliaia di suoi connazionali in esilio, il presidente russo ha assicurato che la situazione militare si “stabilizzerà“.

Mentre Mosca controlla solo parzialmente queste aree ed è in difficoltà militarmente, Putin ha firmato mercoledì una legge che sancisce l’annessione di quattro regioni ucraine dopo lo svolgimento di referendum di autodeterminazione senza nessun valore legale agli occhi del ONU.

Una nuova guerra mondiale, per Zelensky potrebbe avere “conseguenze mostruose e imprevedibili“.

Rischio a Zaporizhia

I bombardamenti sono continuati, anche a Zaporizhia, nell’Ucraina meridionale, una delle regioni che Mosca sostiene di aver annesso, dove un attacco ha provocato almeno sette morti e cinque dispersi, secondo il governatore locale Oleksandr Starukh.

Nella regione del Donetsk, altro territorio annesso a Mosca, almeno 14 persone sono state uccise e 3 ferite nelle ultime 24 ore nelle aree sotto il controllo di Kiev.

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