Un bus è precipitato in una scarpata causando un morto e 14 feriti

Un autobus è finito in una scarpata a Vallesaccarda, in provincia di Avellino. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di una vittima e 14 feriti.

Flixbus precipitato in una scarpata ad Avellino
Flixbus precipitato in una scarpata ad Avellino – Nanopress.it

La tragedia è avvenuta intorno alle 4 di questa notte lungo l’autostrada A16 che collega Napoli a Canosa, in direzione di Napoli e nell’incidente sono rimaste coinvolte anche 5 automobili.

Incidente ad Avellino

È terribile il bilancio di un sinistro stradale ad Avellino, precisamente nel comune di Vallesaccarda, dove un autobus è finito in una scarpata dopo che il conducente ha perso il controllo del mezzo per cause ancora in corso di accertamento.

Coinvolte nella tragedia, avvenuta intorno alle 4 di questa notte, anche 5 automobili. Sul posto sono a lavoro i Vigili del fuoco di Grottaminarda, Bisaccia e Avellino con l’aiuto di un’autogru per estrarre il mezzo dal luogo in cui si è incastrato.

Sul posto, al chilometro 101 dell’A16, sono arrivati anche i mezzi di soccorso per trasportare i feriti in ospedale, compresa un’eliambulanza per i casi più gravi. Sono 14 le persone che hanno riportato ferite di diversa gravità, oltre a una vittima. Questo il bilancio che però potrebbe cambiare in queste ore perché i pompieri stanno sollevando l’autobus per verificare se ci siano altre persone incastrate al di sotto dello stesso.

Anche per quanto riguarda i soccorritori del 118, sono stati necessari gli uomini di 3 distaccamenti, ovvero Avellino, Benevento e Ariano Arpino, perché l’incidente è stato davvero imponente.

Il traffico ha risentito di questa situazione e la circolazione è rientrata nella norma alle 6,45 del mattino. Ancora al vaglio degli inquirenti la dinamica.

Le prime ricostruzioni

Non è chiaro per quale motivo il conducente dell’autobus abbia perso il controllo del mezzo uscendo fuori strada, tuttavia anche si è trattato di un fatto molto grave non è stato il peggiore. In effetti dalle prime ricostruzioni della Polizia Stradale, che sta conducendo i dovuti accertamenti, risulta che poco prima c’era stato un tamponamento a catena fra 5 auto, in cui è morta un persona.

Inizialmente si pensava che fossero 3 le vetture coinvolte, invece poi sono arrivate conferme che erano 5 in totale.

Un impatto molto grave e imponente in cui i mezzi hanno occupato le corsie, compresa quella dove stava sopraggiungendo l’autobus, dove non solo si trovavano i veicoli incidentati ma anche altre vetture che si erano fermate per dare soccorso. Il grande mezzo è sopraggiunto forse a una velocità tale che è stato impossibile frenare in tempo e così ha urtato due delle macchine che erano coinvolte nel sinistro. Impossibile per l’uomo alla guida rimettere l’autobus in posizione, così ha tentato di tenerlo il più possibile mentre questo cominciava una pericolosa corsa a zig zag che poi è terminata in corrispondenza della scarpata sul lato destro, dove si è ribaltato.

Sul posto sono giunti i mezzi di soccorso del 118 e quelli meccanici, i Vigili del fuoco, la Polizia Stradale e il personale autostradale.

Vigili del fuoco
Vigili del fuoco – Nanopress.it

Ci sono volute ore di lavoro per rimuovere le auto incidentate ma soprattutto il Flixbus che, partito da Lecce in direzione Roma, stava trasportando 38 passeggeri.

Ora il traffico ha ripreso con normalità ma l’area è ancora presidiata dai Vigili del fuoco che la stanno perlustrando attentamente per verificare se oltre ai passeggeri feriti già portati in salvo, ce ne sono altri sbalzati all’esterno dell’abitacolo. Due di coloro che sono stati soccorsi sono in gravi condizioni ma non tali da richiedere l’utilizzo dell’elisoccorso, che infatti sebbene sia intervenuto non ha effettuato trasferimenti.

Ci cono anche alcuni che non hanno avuto bisogno del ricovero in ospedale e sono stati temporaneamente ospitati nella palestra comunale di Grottaminarda. Una tragedia importante che ancora una volta ci fa riflettere su quanto sia importante premere di meno sull’acceleratore in modo da potersi fermare tempestivamente quando viene segnalato un pericolo.

Un particolare del mezzo ribaltato
Un particolare del mezzo ribaltato – Nanopress.it

A tal proposito le indagini stanno cercando di verificare anche se l’incidente fosse stato adeguatamente segnalato con triangolo. Saranno importanti anche le parole di chi ha visto cosa è accaduto, per ricostruire l’esatta dinamica, nonché i filmati degli impianti di sorveglianza di zona.

La testimonianza

Fra le parole di chi c’era, riportiamo quelle di un passeggero del Flixbus diretto verso la Capitale, partito ieri sera alle 23 per giungere a destinazione alle 7 di questa mattina, presso la stazione Tiburtina.

“stavo dormendo e mi sono svegliato con la violenta frenata, poi c’è stato il botto. ci siamo scontraci con le auto e poi siamo finiti nella scarpata”.

A parlare è un giovane di Lecce che una volta raggiunta Roma, avrebbe cambiato mezzo per arrivare a Firenze. L’incidente gli ha causato una brutta contusione alla spalla e tanti versano anche in condizioni peggiori.

Come lui, tanti passeggeri sono stati accolti nella palestra e si tratta di chi ha riportato “solo” contusioni e ferite lievi. I medici del centro avellinese li stanno refertando uno ad uno, c’è chi ha avuto bisogno del collare, per altri invece è stata necessaria una fasciatura agli arti ma nulla di più.

Il ricordo della strage del 2013

In tema di incidenti gravi, ricordiamo uno che è avvenuto sempre sulla A16 nel 2013. Coinvolto anche in quel caso un bus che precipitò dal viadotto Acqualonga provocando la morte di 40 passeggeri originari di Pozzuoli.

Quella fu una tragedia autostradale che è difficile dimenticare. Era una domenica d’estate e il gruppo era stato alcuni giorni in visita nei luoghi di Padre Pio, per poi rincasare. Non arriveranno mai a casa perché il mezzo ebbe un guasto che disattivò l’impianto frenante mentre stava percorrendo un tratto in discesa.

Così acquisto velocità e non c’era possibilità di frenare la corsa. In poco tempo il mezzo divenne un siluro che l’autista cercò di fermare accostandosi alle barriere del viadotto ma senza successo perché non ressero il peso e si ruppero facendolo precipitare da un’altezza di 30 metri.

L’impatto fu fatale  e 38 persone morirono sul colpo, mentre altre 2 nei giorni seguenti. Furono 10 i superstiti della tragedia e da allora i comuni di Pozzuoli e Monteforte Irpino, comune nel quale si trova il viadotto, sono gemellati.

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