Stati Uniti, la partita al Senato non è ancora chiusa. Domani il ballottaggio in Georgia

Domani l’ultima tornata elettorale delle elezioni di medio termine del 2022. Il ballottaggio in Georgia tra i candidati democratico e repubblicano che al primo turno non hanno raggiunto la maggioranza. Si decide per l’ultimo seggio del Senato.

Schede elettorali Usa
Le schede elettorali in Nevada nelle elezioni passate di midterm – Nanopress.it

Biden e Trump per diversi motivi non hanno fatto campagna elettorale a favore dei rispettivi candidati.

In Georgia il ballottaggio conclude le elezioni di midterm

La stagione elettorale negli Stati Uniti non si è ancora conclusa. Dopo che il mese scorso nelle urne di medio termine i democratici si sono assicurati il controllo del Senato con le preziose vittorie in Nevada e Arizona, c’è ancora una partita in sospeso. Per incrementare la maggioranza nella Camera alta del Congresso, il partito dell’asinello attenderà il verdetto elettorale che uscirà dal ballottaggio di domani in Georgia.

Attualmente i democratici contano 50 seggi, di cui due sono di senatori di partiti indipendenti che spesso ma non sempre votano dem, contro i 49 dei repubblicani. Se questi ultimi vincessero in Georgia, non riuscirebbero comunque a ottenere la maggioranza in quanto in caso di parità di 50 seggi a 50, il voto della vicepresidente Usa Kamala Harris sarebbe decisivo per i dem. Scenario che già  si è verificato al Senato nei primi due anni di mandato della presidenza di Joe Biden.

Nel caso in cui invece a spuntarla nelle urne della Georgia fossero i democratici, allora il partito avrebbe 51 seggi contro i 49 dei repubblicani e farebbe così a meno del voto di soccorso di Harris così come di quelli degli indipendenti. Si ricorda poi che dal gennaio 2023 la Camera dei rappresentanti avrà una maggioranza repubblicana. Per cui il Congresso diviso tra i due maggiori partiti americani impedirà al presidente Biden di portare avanti il suo programma politico senza ostruzionismo.

I candidati

Tornando in Georgia, al ballottaggio gli elettori statunitensi sono chiamati a esprimere la loro preferenza tra il candidato democratico Raphael Warnock e il repubblicano Herschel Walker. A questa sorta di spareggio si è arrivati perché al primo turno nessuno dei due candidati più votati ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti espressi. Il dem si era fermato al 49,4% mentre il repubblicano al 48,5% con meno di 40mila voti di differenza.

Warnock
Il candidato democratico Warnock – Nanopress.it

Secondo un sondaggio della CNN di pochi giorni fa, il 52% degli intervistati ha dichiarato il suo sostegno a Warnock mentre il 48% si è espresso a favore di Walker. Il democratico, pastore protestante, è senatore uscente dello Stato dal 2021. È stato il primo afroamericano eletto senatore per la Georgia. Mentre Walker è un ex stella del football americano per 12 stagioni nella NFL e ora prestato alla politica. 

Walker
Il candidato repubblicano Walker – Nanopress.it

Nella storia della Georgia non era mai successo che due uomini afroamericani fossero candidati dai due maggiori partiti per contendersi il seggio dello Stato al Senato.

Gli assenti

Gli osservatori hanno notato come agli sgoccioli della campagna elettorale per il ballottaggio, due grandi nomi spiccano per assenza. Joe Biden si è astenuto dal sostegno attivo per Warnock nei comizi, così come l’ex presidente Donald Trump ha fatto lo stesso nei confronti di Walker.

Secondo gli analisti, Biden avrebbe scelto questa strategia per non compromettere le possibilità di vittoria del democratico, dato che il presidente ultimamente non gode di grande popolarità. Al suo posto si sono invece spesi l’ex presidente Barack Obama e l’ex first lady Michelle Obama in grado di fare ancora breccia nell’elettorato dem.

Lato repubblicani, anche Trump è rimasto nell’ombra nonostante fosse stato lui il primo a sponsorizzare Walker come miglior candidato in Georgia. Il candidato ha poi alzato un polverone durante la campagna, parlando di “vampiri”, “alieni” e ironizzando con i veterani di guerra affetti da disturbi mentali dicendo “siamo tutti pazzi”. Inoltre è stato accusato di violenza domestica dall’ex moglie e dall’ex fidanzata e due donne hanno poi sostenuto che lui le avrebbe pagate per abortire. Trump non si è esposto oltre nei suoi confronti, anche perché la sua popolarità è scesa dopo il trionfo del governatore della Florida Ron DeSantis e comunque alle elezioni gli altri suoi candidati non hanno ottenuto i risultati sperati.

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