Questi lavoratori possono chiedere la pensione con 35 anni di contributi aldilà dell’età

Buone notizie per alcuni lavoratori che potranno andare in pensione con 35 anni di contributi. Vediamo di chi si tratta.

Contributi pensione INPS
Contributi pensione INPS – Nanopress.it

Il 2023 sarà caratterizzato da alcune novità sul fronte della pensione e non solo per via dell’approvazione della legge di Bilancio.

Pensione più vicina

Alcuni lavoratori, nel 2023 potranno andare in pensione avendo versato 35 anni di contributi. Anche se per qualcuno la pensione può sembrare un vero miraggio, il 2023 per alcune categorie di lavoratori può essere l’anno propizio.

Del resto, sin dall’inizio dell’anno, ci sono state delle modifiche alle pensioni, anche per quel che riguarda gli importi che hanno subito un lieve aumento in virtù dell’inflazione ma anche della diminuzione dell’aspettativa di vita, causata dalla pandemia e tutto ciò che ne ha fatto seguito.

Oggi potrebbe capitare che, anche chi ha 50 anni, vede l’arrivo della pensione come un momento lontano. Del resto, in Italia, se si volesse andare in pensione per vecchiaia bisogna aspettare 62 anni, anche con la quota cento e oltre 38 anni di contributi versati.

Tuttavia, ci sono alcune novità. Vediamo chi sono i fortunati che potranno andare in pensione con 35 anni di contributi versati.

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pensione – nanopress.it

Chi può andare in pensione con 35 anni di contributi versati

Una particolare categoria di lavoratori, che si ritrova con 35 anni di contributi già versati, potrà andare in pensione indipendentemente dall’età. Naturalmente, non percepiranno la pensione piena, per lo meno fino a quando non raggiungeranno i limiti di età richiesti.

La decurtazione dell’assegno percepito ogni mese, varierà a seconda degli anni di anticipo rispetto il normale pensionamento. L’importo, dunque, varierà da ex lavoratore ad ex lavoratore. In linea di massima, però, si tratta del 2% in meno per ogni anno di anticipo.

Per fare un esempio, possiamo prendere in considerazione un lavoratore che può andare in pensione a 57 anni, con una riduzione del cedolino di pensione che oscilla tra il 20 ed il 25%. In questo caso, inoltre, la riduzione riguarderà tutta la vita in pensione e non solo fino a quando si arriva a 67 anni. Dunque, i lavoratori che volessero andare in pensione anticipata, dovrebbero pensarci bene perché le decurtazioni possono essere anche molto salate.

I lavoratori che, come abbiamo scritto, possono andare in pensione anticipata, con 35 anni di contributi versati, sono coloro che appartengono al comparto dei poligrafici. Si fa riferimento, dunque, a tutti quei dipendenti delle case editrici che sono state in crisi fino ad oggi. Tra i requisiti da considerare, il fatto che la casa editrice abbia messo in atto una riorganizzazione aziendale dovuta alla crisi. In questo modo, i lavoratori sono finiti in CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria).

A dare questa delucidazione sulla pensione di questi soggetti ci ha pensato l’INPS con la circolare 126. Su di essa si legge che è fondamentale che:

“requisito contributivo maturi entro il periodo di fruizione del trattamento straordinario di integrazione salariale finalizzato al prepensionamento”.

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pensione – nanopress.it

Sul sito dell’INPS sono spiegate anche le modalità con cui fare domanda, entro i termini indicati. Si tratterebbe di una soluzione perché con l’azienda in crisi si potrebbe rischiare anche di essere licenziati di punto in bianco.

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