Morto Pelé: 3 giorni di lutto nazionale in Brasile

Ieri, 29 dicembre 2022, è morto Pelé in suo onore è stata illuminata la statua del Cristo Redentore con i colori del Brasile, e sono stati proclamati 3 giorni di lutto nazionale.

Pelé
Pelé – Nanopess.it

Il Re del Calcio mondiale ci ha lasciato ieri all’età di 82 anni, nel 2021 aveva scoperto di avere un tumore al colon, l’ultimo ricovero ospedaliero un mese fa. Molti dei volti più noti hanno voluto esprimere un messaggio verso la leggenda del calcio, il prossimo martedì saranno svolti i funerali presso lo stadio del Santos.

La morte di Pelé: il Re del Calcio

In tutto il mondo da ieri si celebra il Re del Calcio, Pelé, colui che ha vinto tre mondiali con il Brasile, e realizzato 1281 gol nella sua carriera. Un punto di riferimento, una leggenda e una persona ammirata in tutto il mondo.

Pelè è morto ieri, 29 dicembre 2022, all’età di 82 anni. Lo scorso settembre 2021 aveva scoperto di avere un tumore al colon e il mese scorso aveva effettuato il suo ultimo ricovero ospedaliero. Già il 21 dicembre i medici avevano commentato le sue condizioni di salute “in peggioramento” a causa di un’insufficienza renale e una cardiaca. Ieri la notizia della sua morte.

Lunedì avrà inizio la veglia funebre mentre martedì ci saranno i funerali, che saranno celebrati presso lo stadio del Santos. Il Brasile intanto ha dichiarato tre giorni di lutto cittadino e in suo onore è stata illuminata la statua del Cristo Redentore, a Rio de Janiero, con i colori del Brasile.

Pelé il Re del Calcio
Pelé il Re del Calcio – Nanopress.it

Pelé il campione che ha fatto sognare gli appassionati di calcio e non solo

Pelé è stato uno dei più importanti calciatori della storia mondiale, che fatto sognare diverse generazioni e che anche oggi è ammirato e amato dai giovanissimi che non hanno avuto la possibilità di vederlo giocare.

È un’icona, e nella sua carriera calcistica ha fatto sognare tutti gli appassionati di calcio con le sue gesta e i suoi incredibili traguardi. Tra i principali ricordiamo i tre mondiali vinti con il Brasile nel 1958, nel 1962 e nel 1970 un traguardo che non è riuscito a nessun altro calciatore della storia.

In tutta la sua carriera calcistica giocata tra Santos, New York Cosmos e Brasile ha realizzato be 1281 su 1362 partite giocate. È stato proclamato calciatore del secolo per la FIFA, ma anche per il Comitato Olimpico Internazionale e anche per L’International Federation of Football Histoty & Statistics. È stato inoltre l’unico giocatore al mondo ad ottenere il titolo di Pallone d’oro del secolo.

Ha iniziato la sua carriera calcistica da giovanissimo e a 16 era già diventato capocannoniere del Campionato Paulista, l’anno seguente era entrato a far parte della Nazionale e a 17 anni riuscì a vincere il suo primo mondiale. Nessuno nella storia del calcio è mai riuscito nelle sue imprese.

Mille successi e altrettanti premi, ma è stato molto più di questo è stato un messaggio di speranza per moltissimi giovani e persone nel mondo, perché lui veniva dalla strada, e da una realtà molto povera, e ha lottato per riuscire a raggiungere ogni suo traguardo.

In un intervista rilasciata a Milano nel 2016 disse: “Il più grande successo della mia vita non sono state le coppe o le medaglie, ma sapere di aver aiutato tanti ragazzi di strada che guardandomi hanno capito che lottando si può arrivare ovunque, perché nulla è impossibile se lo vuoi davvero”.

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