La guardia costiera algerina uccide due turisti in moto d’acqua

A sparare contro di loro, quattro cittadini con doppia cittadinanza franco-marocchina, sarebbe stata proprio la Guardia Costiera locale. Ma le indagini sono ancora in corso.

Persona su una moto d'acqua
Persona su una moto d’acqua – photo: pixabay

Erano partiti con delle moto d’acqua dalla località marocchina di Saidia, quando sono stati presi di mira ed uccisi. Cerchiamo di capire cosa è successo.

Uccisi in mare

Erano in mare a bordo di moto d’acqua quando sono stati uccisi da colpi d’arma da fuoco. Il tutto è successo a largo delle coste a confine fra Marocco ed Algeria. A morire sono state due persone, raggiunte proprio dai colpi d’arma sparati dalla locale Guardia Costiera. Una vicenda dai contorni ancora poco chiari.

La Guardia Costiera algerina ha sparato ed ucciso due turisti che si trovavano in vacanza in Marocco. Una situazione che non fa altro che riaccendere le tensioni fra i due paesi, il cui confine è sempre stato considerato un “luogo caldo”, sin dal 1994. Ma cosa è successo esattamente?

Quattro cittadini con doppia cittadinanza franco-marocchina erano partiti in moto d’acqua dalla località marocchina di Saidia. Da lì, la Guardia costiera algerina ha sparato ed ucciso. La sparatoria è stata anche pubblicata in un video, da un pescatore locale che ha mostrato il corpo in mare senza vita di una persona che galleggiava. Due persone sono state uccise, un terzo è stato arrestato e soltanto il quattro della comitiva è riuscito a tornare in Marocco dove alloggiavano.

Secondo quanto riportato dalla BBC, il quarto componente del gruppo ha raccontato che essi si erano perso ed erano a corto di carburante. “Ci siamo persi ma abbiamo continuato finché non ci siamo ritrovati in Algeria” – ha spiegato.

Colpi di pistola
Colpi di pistola – Nanopress.it

Erano a bordo di una moto d’acqua: contrasti fra Algeria e Marocco

Sapevamo di essere in Algeria perché un gommone algerino nero è venuto verso di noi e quelli a bordo ci hanno sparato. Grazie a Dio non sono stato colpito ma hanno ucciso mio fratello e il mio amico” – ha continuato a raccontare. Ma la vicenda non si è conclusa qui: “Hanno arrestato l’altro mio amico. Cinque proiettili hanno colpito mio fratello e il mio amico. L’altro mio amico è stato colpito da un proiettile”.

Una situazione, come dicevamo, dai contorni ancora poco chiari. Dall’altro lato, c’è però il Governo del Marocco che, tramite un suo portavoce, ha rifiutato di commentare quanto è accaduto in mare, così come ha preferito fare anche l’Algeria.

Un terreno d’azione molto caldo, come dicevamo, dallo scorso 1994. Le ostilità fra i due Paesi confinati sono sempre in agguato, anche per il continuo contendersi del Sahara Occidentale.

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