Il provvedimento del Governo per contrastare il caro-voli: lunedì il cdm

Cosa prevede il piano del governo per contrastare il caro-voli, il decreto omnibus. Lunedì il consiglio dei ministri. UNC: “Andavano eliminati gli algoritmi”.

Roma, aeroporto Fiumicino
Roma, aeroporto Fiumicino – Nanopress.it

Il Governo pronto alla stretta sul caro-voli, dopo le segnalazioni dei rincari – che arriveranno anche a superare il 50% nel mese di agosto – con mosse mirate sui costi delle tratte. Si lavora anche alla continuità territoriale, con le amministrazioni competenti che potrebbero fissare dei prezzi massimi. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori ha detto che il testo è da migliorare. Per Massimiliano Dona “era meglio vietare senza se e senza ma gli algoritmi”.

Caro-voli, il Governo prepara la stretta: ecco il decreto omnibus

Lunedì in consiglio dei ministri l’approvazione in agenda del decreto omnibus. Il Governo mira a contrastare, dopo le segnalazioni da parte delle Regioni e delle associazioni dei consumatori la piaga del caro biglietti delle tratte gonfiate fino all’inverosimile, soprattutto nel periodo estivo. Un aumento arrivato proprio da parte delle cosiddette compagnie low cost, che nonostante l’uscita dalla crisi post pandemia e il non aumento dei prezzi del materiale (tra cui energia) e del personale hanno fatto arrivare il prezzo dei voli alle stelle.

Grandi potereste erano arrivate soprattutto dalle Isole, dal Centro e dal Sud Italia, dalla Sardegna; tantissime le tratte praticamente irraggiungibili a causa dei prezzi. In Sicilia l’allarme era stato lanciato anche dal presidente Schifani, con migliaia e migliaia di siciliani impossibilitati a fare ritorno a casa a causa dei prezzi esorbitanti (vista la situazione di completo disagio della viabilità nell’Isola il trasporto aereo rimane praticamente l’unico a disposizione dei residenti per lasciare la Regione).

Su questi richiami, dopo varii incontri con le compagnie per fare luce sulle motivazioni dei rincari, il Governo ha scelto per l’attuazione di un provvedimento che lunedì dovrà essere approvato dal consiglio dei ministri. A Palazzo Chigi è in agenda infatti il decreto omnibus, che mira alla stretta operativa da subito intanto algoritmi che determinano i costi delle tratte.

Si tratta del meccanismo che genera tramite l’interesse dei viaggiatori un criterio sui voli e ne aumenta le tariffe. Si punta dunque ad eliminarne la fissazione dinamica sul tempo di prenotazione, ad alcune condizioni. Ad esempio se è applicata sulle rotte nazionali di collegamento con le isole, o se avviene – come riporta Il Sole 24 Ore stamani – durante un picco di domanda che conduce a un aumento del 200% della tariffa media del volo. In questi casi sarà vietato dunque aumentare le tariffe sulla base della domanda web e dei compratori.

Capitolo tariffe e continuità territoriale: con gli oneri di servizio pubblico, verrà stabilito un tetto alle tariffe dei voli in continuità territoriale con l’amministrazione che dovrà fissare dei livelli massimi. Dove si rischia di arrivare a tariffe estreme legate alla stagionalità o ad altri eventi, le compagnie potrebbero essere dunque soggette a limitazioni. Sarà il bando di gara a stabilire il livello massimo della tariffa, come requisito dell’offerta. Dunque in questo caso si parla di un provvedimento che riguarderà i prossimi mesi. Ma il governo sembra avere voglia di intervenire con azioni da mettere in pratica fin da subito, proprio per contrastare la corrente impennata di prezzo.

Secondo UNC il testo è da migliorare: “Finalmente un provvedimento contro l’inflazione. Era meglio vietare gli algoritmi”

Reagisce con moderata soddisfazione Massimiliano Dona. Il presidente della Unione Nazionale Consumatori infatti si riserva di esprimere un giudizio in attesa dell’esamina del testo, ma intanto accoglie a braccia aperte le manovre di Palazzo Chigi: “Comunque si va nella direzione da noi auspicata”. Dona però si sofferma sugli algoritmi, dichiarando di avere preferito da parte del governo l’eliminazione di questo metro di composizione delle tariffe “senza se e senza ma“.

Il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso durante il cdm presso
Il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso durante il cdm presso – Nanopress.it

Il testo è da migliorare secondo il presidente di UNC, a partire dal divieto che entra in vigore solo se i prezzi superano il 200% della media. Soglia alta, dice Dona, che già corrisponde al triplo – ipoteticamente – del normale.

Mette in guardia anche Assoviaggi, per i rincari di agosto. Secondo il comparto delle agenzie di viaggio e del turismo, quello del trasporto aereo è un settore dove i rincari hanno fatto lievitare anche i costi delle vacanze stesse.

Il presidente Gianni Rebecchi fa notare come ad agosto gli aumenti arriveranno dal 45% al 60%. La stretta sugli algoritmi online, Rebecchi si sofferma sui sistemi delle compagnie: “Sono molti complessi, hanno strutture ricettive e offrono sul mercato tariffe sulla base delle rotte e del riempimento”.

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