Frosinone: verso l’archiviazione il video sul caso Ruberti

La vicenda riguardante Ruberti è nota perché ha suscitato molto clamore quando è uscita fuori, grazie ad un video che prima è girato sul web e poi è stato fatto ascoltare anche in tutti i telegiornali.

Letta durante conferenza stampa
Letta durante conferenza stampa- Nanopress.it

Stiamo parlando della lite, ripresa in diretta da un telefonino, riguardante una violentissima diatriba verbale tra  Albino Ruberti, ex capo di gabinetto del sindaco della Capitale, il primo cittadino di Giuliano di Roma Adriano Lampazzi, e Vladimiro De Angelis, assicuratore e fratello del più noto Francesco, responsabile del Partito Democratico nella provincia di Frosinone.

La lite che ha coinvolto Ruberti verso l’archiviazione

Il fatto è accaduto il primo giugno scorso proprio a Frosinone, subito dopo una cena elettorale in vista delle amministrative, dove aveva partecipato Enrico Letta. La procura ha subito aperto un fascicolo perché durante la discussione erano state lanciate accuse di vario genere, che potevano far propendere ci fosse in atto un illecito di qualche tipo, riconducibile ad alcune attività della Asl riguardo delle polizze assicurative.

Si è appena saputo che la stessa Procura, pur non avendo chiuso ancora il fascicolo e mantenendolo assolutamente riservato, dopo aver raccolto tutti gli elementi del caso, sembra non abbia trovata prove che conducano ad ipotizzare reati di alcun genere. Dalle indagini è emerso che il motivo della violenta diatriba sia stata legato alle elezioni regionali e all’appoggio di Mauro Boschini (consigliere regionale) nei confronti di Daniele Leodori, invece di tirare la volata per il candidato gradito ad Enrico Gasbarra.

Nel primo caso inoltre, in caso di sconfitta del Partito Democratico alle elezioni regionali, un solo candidato sarebbe stato eletto, a discapito di Sara Battisti, la compagna di Albino Ruberti. Ora però la Procura si sta concentrando sulla persona che intenzionalmente ha filmato e poi diffuso il video. Si vuole capire il motivo e lo scopo che voleva raggiungere con questo gesto. Uno dei sospetti è che si voleva mettere in cattiva luce Francesco De Angelis ed il suo ruolo al Consorzio Industriale del Lazio.

E nel 2023 nel Lazio si tengono le amministrative

Questa vicenda torna fuori nel momento in cui nel Lazio si stanno serrando le fila per le prossime elezioni regionali. Dopo la batosta elettorale subita dal Partito Democratico, i leader nazionali stanno cercando di sondare la possibilità di un eventuale accordo con il M5S, senza il quale sarebbe molto difficile battere la coalizione di centro destra.

Enrico Letta, Nicola Zingaretti e Roberto Gualtieri
Enrico Letta, Nicola Zingaretti e Roberto Gualtieri – Nanopress.it

Sembra che stamane sia intercorsa una prima telefonata fra Giuseppe Conte e Francesco Bocccia per cercare una strada comune, sulla base di programmi concreti per la Regione. Tra le figure di spicco che potrebbero ergersi al ruolo di pontiere tra le due formazioni politiche, c’è quella di Luca Zingaretti, presidente uscente della Regione, che è sempre rimasto in ottimi rapporti con lo stesso Conte.

Ma dopo le elezioni del 25 settembre non sarà semplice trovare una quadra, sia perché Letta è assolutamente inviso alla dirigenza 5 stelle, sia perché sommando le preferenze ottenute ora alle politiche i voti di Pd e 5 Stelle non basterebbero per vincere. Alcuni hanno pensato ad aggregrare la coalizione guidata da Calenda, ma lo stesso, come in occasione delle politiche, non vuole fare nessun patto con Conte, reo tra l’altro di non aver voluto il rigassificatore a Roma.

Anche dal lato della coalizione di centro destra le regionali nel Lazio saranno una occasione per mostrare l’unità vista durante le politiche, e per cercare, dopo l’esperienza della Polverini terminata nel 2013, di far tornare il centro destra a governare il Lazio.

Le elezioni regionali nel Lazio si terranno nei primi mesi del 2023, per questo motivo le varie forze politiche stanno cominciando a organizzare riunioni sia all’interno che all’esterno dei loro partiti.

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