Boom di faringiti e scarlattina in Italia

Boom di casi su tutto il territorio italiano delle infezioni dovute allo streptococco, nelle ultime settimane è stato registrato un +50% dei casi di infezione.

Termometro
Termometro – Nanopress.it

Inoltre è molto difficile trovare i farmaci a base di amoxicillina che sono quelli necessari per sconfiggere l’infezione, questo porta a errate terapie alternative che si mostrano inefficaci e che possono portare a reazioni avverse non conosciute. I pediatri italiani scrivono all’Aifa con lo scopo di porre attenzione al problema e trovare una soluzione definitiva che riporti nelle farmacie il farmaco sempre disponibile.

Boom di casi di infezioni da streptococco, +50% delle infezioni

In Italia continuano ad aumentare i casi di infezione da streptococco. Nelle ultime settimane si sono registrati dati piuttosto allarmanti con un aumento pari a  +50% delle infezioni.

Ad essere interessati dall’infezione sono soprattutto i bambini e i ragazzi, secondo quanto riportato da Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani conosciuto anche con l’acronimo di Fofi.

A dare conferma di questo aumento dei casi c’è l’aumento della richiesta dei tamponi che servono per individuare il batterio. Da quanto riportato dai dati in possesso di Iqvia la richiesta quest’anno è cresciuta del 2000% rispetto all’anno scorso.

Nel periodo compreso tra ottobre 2022 e marzo 2023 sono stati venduti 77661 tamponi per individuare lo streptococco, nel periodo che va invece da ottobre 2021 a marzo 2022 ne erano stati venduti solamente 3857.

L’aumento dei casi però devi scontrarsi con un problema ancora più grave ossia la difficoltà nel reperire i farmaci necessari alla cura dell’infezione. L’infezione viene infatti curata con farmaci appositi a base di Amoxicillina, farmaci che attualmente risultano carenti sul suolo italiano.

Acp, Associazione Italiana pediatri, insieme a Sip, Società italiana di pediatria, e Fimp, Federazione italiana medici pediatrici, hanno scelto di scrivere una lettera rivolta all’Aifa per lanciare un appello volto a migliorare la situazione attuale.

Lo scopo della lettera è spingere Aifa a mettere in campo una serie di iniziative efficaci che possano risolvere il problema della carenza del farmaco, che è classificato come essenziale.

A causa della carenza del farmaco è impossibile garantire cure di qualità a chi riscontra l’infezione. Una carenza che purtroppo sta diventando un’abitudine ed è perciò necessario che vengano messe in campo azioni che possano prevenire anche carenze future.

Farmacista
Farmacista – Nanopress.it

L’amoxillicina un farmaco di prima scelta

L’amoxillicina è un farmaco antibiotico definito di prima scelta perché viene impiegato per curare le più comuni patologie infettive, esattamente come viene indicato dall’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, e anche da tutte le linee guida internazionali.

È un farmaco che rientra nella fascia a basso costo e che utilizzandolo in maniera efficace permette di eliminare la patologia. Inoltre contribuisce al controllo dell’antibiotico resistenza problematica di cui l’Italia detiene il primato a livello europeo insieme con la Spagna.

Non avendo il farmaco a disposizione si cercano cure alternative che sono però inappropriate, questo comporta inevitabilmente un aumento degli effetti e delle reazioni avverse ai farmaci.

Polmonite batterica, faringotonsillite e otite sono infezioni che si manifestano frequentemente in Italia e che devono essere curate con l’utilizzo di amoxicillina, tutte le terapie alternative che si possono sperimentare sarebbero inappropriate e inefficaci.

Ad esempio nelle infezioni da streptococco ß-emolitico di gruppo A l’utilizzo dell’amoxicillina, è essenziale perché è il farmaco di elezione.

I pediatri italiani con la lettera all’Aifa hanno perciò voluto rimarcare la presenza del problema.

Nella lettera si ricorda che l’attuale epidemia causata dalle infezioni da streptococco può aver peggiorato il problema rendendo i farmaci poco disponibili e portando sempre più medici a prescrizioni inappropriate.

Il rischio è di ritrovarsi davanti una serie di problematiche e complicanze che saranno sempre più difficili da trattare, problema già evidenziato e segnalato anche dai reparti ospedalieri pediatrici sul territorio italiano.

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