Barbara D’Urso: ‘Sono gay inside, da 9 anni mi batto per i diritti civili’

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Barbara D’Urso è oggetto di desiderio di molti, ma anche icona gay, o, come si definisce lei stessa, ‘gay inside’. Sono le due facce della conduttrice: da un lato scollature mozzafiato e tailleur bene in vista, non passati inosservati dagli uomini che le rivolgono attenzioni; dall’altro la voglia della conduttrice di schierarsi apertamente, e anche nelle sue trasmissioni tv, già ‘da 9 anni’, dice, a favore del riconoscimento dei diritti civili per tutt*. Insomma, Barbara D’Urso non è solo ‘camp’, come ama definirsi lei stessa indorando la pillola da parte di chi le dà della trash-woman, ma è anche decisamente ‘gay friendly’. La presentatrice di ‘Pomeriggio 5’ e ‘Domenica Live’, infatti, parla di questo in un’intervista rilasciata ad un sito web che è un po’ la guida ‘spirituale’ di chi vuole conoscere ‘il mondo gay’ passo dopo passo.

Per Barbara D’Urso, però, il rischio di mettere sullo stesso piano temi seri, quali ad esempio il riconoscimento dei diritti civili, ad un momento di cabaret non c’è. La conduttrice ne parla in un’intervista rilasciata il 13 gennaio 2016 al portale ‘Gay.it’ e, infatti, alla domanda ‘Cos’è che l’ha spinta a schierarsi sempre dalla parte del mondo Lgbt?’ risponde diretta:

‘Sono almeno nove anni che, tutti i giorni, in video e non, mi batto in prima persona per i diritti civili. E mi creda nove anni fa, tutto ciò era piuttosto anacronistico’.

In un certo senso ‘Lady Cologno’ pare quindi rivendicare una sorta di primato: quello di aver portato determinati argomenti in televisione prima di altri. Anche perché, spiega, ‘oggi fa comodo un po’ a tutti battersi per i diritti civili, ma io, a differenza loro, ci credo davvero e ci metto la faccia’.

Convinta di quello che fa, anche perché ‘la mia battaglia per i diritti viaggia di pari passo con quella contro la violenza sulle donne’, afferma Maria Carmela D’Urso, questo il nome della conduttrice all’anagrafe, negli anni oltre alla faccia ci ha messo anche il ‘timbro’, come lo chiama lei, una scritta che ‘appare in sovraimpressione quando tratti questi temi’: ‘Stop Omofobia’ è uno degli esempi più importanti, ma è noto anche ‘Chi ti picchia non ti ama’, per quanto riguarda le donne maltrattate.

Una vicinanza al mondo gay che anche nel mondo dello Spettacolo conoscono in molti. Non sono poche, infatti, le amicizie gay della conduttrice, come spiega la stessa Barbara D’Urso intervistata:

‘Ogni volta che vado a cena fuori con i miei amici, sono sempre l’unica etero. Nelle tavolate – afferma – ci siamo sempre io e almeno dieci gay. E mi creda, non è proprio un bene per il mio sentirmi donna, ma torno a casa sempre felicissima. Le dirò, in un’altra vita devo essere stata sicuramente un ragazzo gay. Sono troppo gay inside’, ammette.

Nei suoi talk, però, come fa notare anche l’intervistatore, non sono mancati episodi con ospiti alle prese con omofobia, sia esplicita che implicita. Uno degli ultimi risale a qualche mese fa, con il politico Cito che invoglia il giornalista e autore tv Pierluigi Diaco a ‘rivelarsi’ in diretta televisiva. La D’Urso non è certo una che chiude le porte in faccia ai suoi ospiti e dagli studi televisivi non caccia mai nessuno: ‘le mie porte sono aperte a tutti’, dice in risposta alla domanda ‘E qualcuno che non inviterà più?’.

Nonostante le sue amicizie gay, però, a quelli di ‘Novella 2000’ non è sfuggita l’ultima serata ‘galeotta’ di Barbara D’Urso a Capri. Secondo il settimanale, infatti, la conduttrice non era da sola al Festival Internazionale della Cinematografia, la 2oesima edizione del ‘Capri Hollywood’, ma in compagnia del regista Marco Ponti: ‘non si sono mai separati – scrive la rivista di gossip – proseguendo la serata in un locale in cui hanno fatto le ore piccole’. Barbara D’Urso sarà pure ‘gay inside’ e non c’è motivo di non crederle, ma in quanto a presunti flirt ha un curriculum di tutto rispetto.

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