Webeti e dintorni: 14 (pessimi) commentatori di notizie politiche sul web

Commentatori

Per gioco, ma anche un po’ sul serio, siamo andati a scovare nel web le tipologie di commentatore delle notizie politiche pubblicate quotidianamente su siti e blog. Il pirotecnico e instancabile direttore del TG La7 Enrico Mentana li ha ribattezzati webeti e li prende in giro quotidianamente su Facebook.
Da una parte ci sono gli ”esperti”, quelli che magari lavorano nel campo, e che un tempo si occupavano di commentare fatti inerenti la politica scrivendo direttamente su giornali, settimanali e mensili cartacei (o tutt’al più potevano parlare in tv e in radio grazie alle ospitate), dall’altra parte ci sono ”quelli del Bar Sport sotto casa” trasportati in Rete. Con l’utilizzo massiccio di Internet, infatti, e la conseguente prolificazione di testate e blog su argomenti di politica, oramai tutti – ma proprio tutti – possono, grazie a un commento in calce a qualche articolo più o meno azzeccato, trasformarsi in giornalista, opinionista, osservatore, insomma, in commentatore politico. Abbiamo individuato dunque una serie di profili, nei quali, forse, vi siete imbattuti anche voi…

I commentatori politici o militari, come gli astrologi, sopravvivono a quasi ogni errore poiché i più fedeli seguaci non si rivolgono a loro per una valutazione dei fatti ma per il rinfocolamento della dedizione nazionalistica”. Questo diceva George Orwell, il geniale autore de La Fattoria degli animali e di 1984. Noi, guardando ai commentatori politici che dispensano i loro pamphlet sulle diverse testate nazionali o sui blog del web, abbiamo – per gioco – individuato queste tipologie:

IL BENALTRISTA: è quello che “I problemi sono ben altri!“. Tutti gli argomenti trattati in un dato momento, per questo tipo di opinionista, sono da mettere in secondo piano, perché le priorità da risolvere sono sempre altre. Se fosse per lui non avremmo ancora inventato il fuoco perché il vero problema è trovare un riparo dalle bestie feroci!).

IL CAGIONEVOLE: è quello che ha una salute un po’ debole, e dopo che legge un articolo commenta: ”Mi sento male!”.

IL NOSTALGICO: è quello che commenta più o meno così: “Eh, quando c’era LUI sì, che si stava bene, tutto era migliore, anche i treni partivano in orario!“.

IL LUOGOCOMUNISTA: è quello che risponde puntualmente infarcendo il suo commento con luoghi comuni e qualunquismo ‘un tanto al chilo’.

IL RIVISITATORE: è colui che tende a rivisitare le notizie, girandole e rigirandole fino a fargli cambiare sostanza.

L’ALLARMISTA: tipica frase del commentatore politico allarmista è “questa è disinformazione!”

IL TIFOSO: non è proprio un lettore opinionista, ma è un autentico tifoso sfegatato, appunto pronto a tifare la ‘squadra del cuore’ anche se segna di mano. E’ quello che condanna duramente gli sbagli degli esponenti dei partiti a lui avversi mentre gli sbagli dei propri compari di partito vengono giustificati, si contestualizzano, si scusano…

L’HATER: è quello che odia i politici, tutti i politici, e non perde occasione per attaccarli perché: “Rubano, stanno incollati alla poltrona, non risolvono i problemi e stanno distanti dai veri bisogni della gente comune“.

L’ATTENDISTA: è quello del ”diamogli tempo, si sono appena insediati, facciamoli lavorare!”.

L’UGUALISTA: è quello che se gli dici che il suo partito fa schifo perché tutti rubano ti risponde che non hai titoli per parlare perché anche il tuo partito fa schifo allo stesso modo, anzi di più.

L’EREDITARIO: per questo tipo di commentatore le difficoltà sono sempre ereditate, cioè la colpa di qualunque cosa è sempre della precedente amministrazione.

IL COMPLOTTISTA: è un cospirazionista, qualsiasi decisione presa dagli amministratori è frutto di un complotto, qualsiasi approfondimento giornalistico lo suggestiona tanto da fargli rischiare di cadere nella fissazione maniacale.

L’ALTERNATIVO: è il commentatore che, qualsiasi tesi sia proposta in un articolo, ti scrive le ‘sue’ verità alternative.

L’UOMO NO: è quello che dice no a tutto, a prescindere. Dice no ad ogni proposta, ma non ha abbastanza fantasia per proporre alternative, la sua passione politica si estingue lì, al NO.

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