Viagra rosa: gli Usa dicono sì

viagra rosa

Negli Stati Uniti sarà presto commercializzato il “Viagra rosa”, un farmaco in grado di agire sui neurotrasmettitori legati all’eccitazione femminile. Questa pillola, al pari del suo equivalente maschile, infatti, sarà in grado di favorire la vita sessuale delle donne, che in questo modo avranno la stessa possibilità degli uomini di controllarla e gestirla coscientemente.

Il nuovo farmaco tutto al femminile si chiamerà Addyi ed è a base di filibanserina, una molecola capace proprio di stimolare i neurotrasmettitori legati all’eccitazione, innalzando i livelli di dopamina e serotonina. La pillola va assunta prima di andare a dormire e avrà l’effetto di stimolare il desiderio sessuale delle donne proprio come fa il suo equivalente al maschile.

Il farmaco è stato definitivamente autorizzato alla vendita sul mercato dalla Food and Drug Administration americana e sarà prodotto dalla Sprout Pharmaceuticals nella Carolina del Nord. Il prodotto, però, verrà venduto solo dietro prescrizione medica a donne in fase pre-menopausa cui viene diagnosticato un calo cronico del desiderio sessuale.

“Questo via libera offre alle donne che soffrono per il loro basso desiderio sessuale un’opzione di cura approvata”, ha affermato Janet Woodcook, direttrice del centro di valutazione e ricerca sui medicinali (Cder) della Food and Drug Administration. Il suo commento è del tutto inerente al controverso percorso che ha portato all’approvazione e alla commercializzazione della nuova pillola rosa. E infatti, l’introduzione del nuovo farmaco era stata bocciata per ben due volte dalla Fda, nel 2010 e poi nel 2013, generando diverse reazioni da parte di chi accusava l’autorità sui farmaci Usa di discriminare le donne rispetto alla possibilità di controllare la loro vita sessuale.

Ad ogni modo, dopo questo intenso dibattito, il nuovo Viagra al femminile sarà presto disponibile negli Usa; lo si potrà acquistare a partire dal prossimo 17 ottobre.

Tuttavia, ha continuato la Woodcook, “Le pazienti devono rendersi conto pienamente dei rischi associati all’utilizzo di Addyi prima di prendere in considerazione il trattamento”, indicando tra i possibili effetti collaterali anche l’abbassamento della pressione e la perdita di coscienza.

E chissà che presto questo nuovo farmaco non arrivi anche in Italia, accompagnato o meno dalle medesime polemiche.

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