Vertice UE (a distanza) per fare il punto sui vaccini

Si è tenuto oggi un vertice UE che ha coinvolto tutti e 27 i leader dei paesi membri, collegati in videoconferenza. Si tratta del primo impegno europeo per il premier Mario Draghi, il quale ha ricevuto il benvenuto dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Questo riunione straordinaria è stata organizzata per discutere della questione vaccini, soprattutto in merito ai ritardi nella consegna delle dosi. Tutti i paesi sono risultati d’accordo nel insistere con le case farmaceutiche affinché siano più celeri nell’inviarli e che soprattutto rispettino gli accordi precedentemente presi.

Al Parlamento Europeo, presieduto da David Sassoli, sempre oggi si sono incontrati i vertici dell’UE con alcuni dirigenti delle principali aziende. Pascal Soriot, amministratore delegato di AstraZeneca, ha dichiarato: “Voglio assicurare che stiamo aumentando la produzione e facendo di tutto per consegnare 40 milioni di dosi all’Ue entro il primo trimestre del 2021“.

L’obiettivo è quello di vaccinare almeno il 70% dei residenti nei paesi dell’Unione entro l’estate: fare ciò è possibile solo con la collaborazione da parte delle Big Pharma.

Vertice UE: idea passaporto Covid e pressione su Big Pharma

Sassoli ha aperto così il suo discorso: “La via europea, ci ha permesso di evitare la concorrenza tra i paesi europei e impedire che paesi ricchi si accaparrassero la maggior parte dei vaccini. Sono fortemente contrario a qualsiasi accordo bilaterale e vi chiedo di essere chiari nel rifuggire ogni tentazione di nazionalismo sui vaccini“. Un messaggio chiaro in merito alla politica dei vaccini: nessuno deve rimanere indietro. Questo, spiega, per riuscire a “monitorare , indagare e sanzionare ogni tentativo di frode ai danni degli stati membri. La nostra è una corsa contro il tempo

La discussione ha trovato tutti d’accordo nella necessità di accelerare il processo di licenza, produzione e distribuzione.

Ampia discussione è stata dedicata al passaporto Covid, voluto specialmente dalla Grecia ma che potrebbe interessare anche Spagna e Italia, in vista delle vacanze estive, per permettere di viaggiare a chi è vaccinato, rifacendo partire un settore economico in grande crisi come quello del turismo. La decisione verrà presa nei prossimi mesi.

Ora è necessario accelerare

Al termine del vertice UE è stata diffusa una bozza che raccoglie le conclusioni dell’incontro.

La vaccinazione è iniziata in tutti gli Stati membri e la nostra strategia sui vaccini ha garantito che tutti di accedervi” dice la premessa, salvo poi sottolineare che un’urgente accelerazione del processo è ormai necessaria e “Le aziende devono garantire la prevedibilità della produzione di vaccini e rispettare i termini di consegna contrattuali“.

Si prosegue sottolineando che la circolazione libera nel mercato unico deve favorire la distribuzione delle dosi, ma i viaggi non necessari restano limitati.

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