Verifiche dei Nas sulle liste di attesa: denunciati 26 medici

Le ispezioni sono state effettuate dai carabinieri Nas su tutta la penisola, presso 1.364 strutture, tra ospedali e cliniche, in convenzione con il servizio sanitario nazionale. 

controlli dei Nas
Controlli dei Nas – Nanopress.it

A Perugia gli uomini dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri hanno scoperto che un medico radiologo svolgeva mansioni private presso un’altra struttura sanitaria, pur essendo in malattia, e che due infermieri svolgevano esami del sangue a vantaggio di soggetti privati, sottoscrivendo poi falsi ricoveri. 

Ispezioni dei Nas in tutta Italia

Controlli a tappeto in tutta Italia da parte dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri. A essere sottoposte a controlli 1.364 strutture, tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia privati che pubblici. A Milano, Perugia, Torino e Catania sono stati scoperti diversi professionisti del settore sanitario che rimescolavano le liste di attesa per favorire l’accesso a cure ed esami a parenti e conoscenti.

Per tre medici in servizio a Reggio Calabria è scattata la denuncia con l’accusa di peculato, per aver prestato servizio – in modo fraudolento – presso una struttura privata, sebbene avessero sottoscritto un contratto che li legava – in regime peculiare – con le Asl pubbliche.
A Perugia gli uomini dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri hanno scoperto che un medico radiologo svolgeva mansioni private presso un’altra struttura sanitaria, pur essendo in malattia, e che due infermieri svolgevano esami del sangue a vantaggio di soggetti privati, sottoscrivendo poi falsi ricoveri. 

Non solo, per quattordici professionisti è scattata la denuncia perché ritenuti responsabili di aver interrotto il pubblico servizio. I medici avrebbero arbitrariamente chiuso le liste di prenotazione nel periodo estivo, spostando a settembre e ai mesi successivi gli esami diagnostici, per consentire ai colleghi di usufruire delle ferie estive.

In un’azienda sanitaria in provincia di Roma le prestazioni di colonscopia e gastroenterologia erano ufficialmente non disponibili, ma i Nas hanno scoperto che il professionista dirigente di quelle strutture mediche svolgeva quegli stessi esami, a pagamento, presso un ambulatorio privato.

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