USA, la Camera non è riuscita ad eleggere il nuovo speaker: prima volta in 100 anni

USA, la Camera non è riuscita ad eleggere il nuovo speaker al primo turno. Il principale candidato come presidente della Camera, Kevin McCarthy, non ha ottenuto i voti necessari per accedere alla carica.

Kevin McCarthy
Kevin McCarthy – Nanopress.it

Martedì scorso, durante la riunione della Camera statunitense, i deputati non sono riusciti ad eleggere il nuovo speker, ossia il presidente. A quanto pare il principale candidato Repubblicano ha perso ben 19 voti dal suo partito, non riuscendo dunque ad accedere alla carica. Questo non si verificava da almeno 100 anni.

USA, la Camera non è riuscita ad eleggere il nuovo speaker

Negli USA i deputati non sono riusciti ad eleggere al primo turno il nuovo speaker, ossia il presidente della Camera. Il principale candidato era il Repubblicano Kevin McCarthy. Questo no è riuscito ad accedere alla carica a causa di ben 19 voti persi dai suoi compagni di partito. 

Nonostante il fatto che McCarthy abbia ottenuto un grande sostegno dai Repubblicani, i quali rappresentano la maggioranza della Camera con 222 voti contro i 212 dei Democratici, il deputato non è riuscito a salire.

Il Repubblicano Kevin McCarthy
Il Repubblicano Kevin McCarthy – Nanopress.it

Questo non accadeva da ben 100 anni, precisamente dal 1923. A quel tempo ci vollero ben 9 votazioni nel corso di 3 giorni per ottenere un nome associabile al ruolo di speaker.

Infatti per essere eletto avrebbe dovuto ottenere ben 218 voti, alla fine però ne ha ottenuti solo 203. Kevin McCarthy è conosciuto per le sue idee radicali, molto simili a quelle di Donald Trump.

Nonostante ciò però, all’interno del partito dei Repubblicani vi è un gruppo di deputati ancora meno moderati e meno disponibili al dialogo con i Democratici, che ritengono che il partito abbia bisogno di una riforma radicale. Decidendo dunque di non votarlo.

Le divisioni all’interno del partito Repubblicano su Kevin McCarthy

Kevin McCarthy è stato presidente della Camera a partire dal 2014. Egli ha iniziato la sua carriera come “puro Repubblicano”, ma da dopo l’elezione di Donald Trump, il deputato ha iniziato ad avvicinarsi ampiamente alle sue idee.

Questo fattore ha dato vita ad una vera e propria voragine all’interno del partito Repubblicano.

Infatti se la maggioranza dei Repubblicani sostiene e incoraggia McCarthy, vi è una piccola parte che si pone in una posizione ancora più estremista. Questa minoranza ritiene che il partito abbia bisogno di una sostanziale riforma, che non coincide con le idee trumpiane di McCarthy. 

Proprio per questi infatti McCarthy non è riuscito a vincere le elezioni per lo speaker al primo turno. Ciò simboleggia il fatto che il gruppo di Repubblicani radicali e in opposizione, hanno una forte influenza all’interno dell’intera camera.

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