Usa 2020, Trump autorizza la transizione dei poteri in favore di Joe Biden

Negli Stati Uniti, Donald Trump dà il via libera alla transizione dei poteri in favore del presidente eletto Joe Biden così come riconosciuto dalle General Services Administration. Ma non rinuncia ai suoi ricorsi sul voto. Nel frattempo, Biden lavora alla prossima squadra di Governo.

Via libera alla transizione

Finalmente il presidente eletto Joe Biden e la sua squadra possono avere accesso a tutte le informazioni necessarie per prepararsi a prendere, il 20 gennaio, le redini degli Stati Uniti. A quasi tre settimane dalle elezioni, la responsabile della General Services Administration (Gsa) Emily Murphy ha riconosciuto Joe Biden come il formale vincitore delle presidenziali, aprendo la strada al processo di transizione dei poteri. Si tratta del primo riconoscimento dell’amministrazione Usa della sconfitta di Trump, nonostante le minacce del tycoon contro la Murphy e la volontà di proseguire la sua battaglia legale.

In un tweet Donal Trump scrive: “La battaglia continua, ma per il bene del paese ho istruito i miei collaboratori a rispettare il protocollo“. Non è una chiara ammissione di sconfitta, ma è una svolta che spiana la strada a una transizione ordinata del potere, nel segno della tradizione statunitense. La svolta è stata favorita dalla decisione dello stato chiave del Michigan di certificare la vittoria del leader democratico. A chiedere che venisse dato il via libera alla transizione anche un numero crescente di repubblicani in imbarazzo per l’impasse del presidente.

La squadra di Biden

Joe Biden intanto preme sull’acceleratore. Ieri ha nominato come segretario al tesoro Janet Yellen, 74 anni, già presidente della Federal Reserve, la prima donna ad assumere questo incarico: una scelta che incontra i favori dell’ala sinistra del partito democratico. Ad aggiungersi agli altri collaboratori già selezionati anche Anthony Blinken, segretario di stato, ma anche Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice all’Onu. Un posto di rilievo è riservato anche all’ex segretario di stato, John Kerry, che si occuperà della lotta al cambiamento climatico.

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