La Thailandia si apre ai matrimoni omosessuali: sarà il primo Paese del Sud Est Asiatico a farlo

La Thailandia si dirige verso il riconoscimento dei matrimoni omosessuali e l’equiparazione giuridica tra unioni civili e matrimonio. Si tratta del primo Paese del Sud Est asiatico a riconoscere e sostenere concretamente i diritti Lgbtq+.

Rainbow
Rainbow – Nanopress.it

Una grande e bella notizia giunge dalla Thailandia, la quale si classifica come primo paese del Sud Est asiatico a riconoscere e sostenere le coppie omosessuali.

La proposta di legge attuata dal governo e attualmente approvata dalla Camera Bassa del Parlamento tailandese, prevede il riconoscimento sia delle unioni civili che dei matrimoni omosessuali, puntando quindi ad equipararli. 

Unioni civili, matrimonio e la posizione della Thailandia

Le unioni civili rappresentano uno status giuridico riconosciuto dalla legge, con vantaggi molto simili a quelli del matrimonio. Per esempio è possibile per i due partner possedere congiuntamente delle proprietà, adottare bambini e avere diritti di proprietà.

Queste rappresentano sicuramente un grande passo avanti per la comunità Lgbtq+, la quale fino a qualche anno fa non aveva alcun diritto riconosciuto. Al giorno d’oggi invece la maggior parte dei paesi ha aderito al riconoscimento delle unioni civili per le coppie omosessuali.

Questo però non vuol dire che la situazione è stabile e che la lotta verso la parità dei diritti è terminata. Infatti non tutti sanno che le union civili non permettono al partner di acquisire decisioni sul trattamento medico del compagno.

Pride
Pride – Nanopress.it

Per questo la Thailandia si prepara a raggiungere non solo il riconoscimento delle unioni civili, ma anche la loro equiparazione giuridica con i matrimoni omosessuali.

Il lungo iter legislativo verrà ripreso dopo l’estate. Ma il partito pro-democrazia Move Forward Party, guidato da Pita Limjaroenrat è pronto a sostenere l’obiettivo per portarlo a termine. Sostenendo che per rafforzare la democrazia all’interno del paese è necessario riconoscere un diritto umano come il matrimonio omosessuale.

Dunque la Thailandia si dirige verso questo passo importante, simbolo di grande evoluzione, il quale la porterà a distinguersi da tutti gli altri paesi del Sud Est asiatico.

Il Move Forward Party e la situazione politica in Thailandia

La Thailandia dal 2014 è governata da un partito di militari, chiamato Palang Prachert Party. Questo salì al potere grazie a un colpo di stato fatto nei confronti del governo democraticamente eletto, guidato dal partito Pheu Thai.

Nelle elezioni del 2019 poi, nonostante il Pheu Thai ottenne il maggior numero di voti, il partito dei militari riuscì a salire comunque al potere, eleggendo immediatamente i 250 membri del senato.

In questo clima di abusi e repressione che è nato il Move Forward Party, partito totalmente a favore dei diritti e della democrazia. Tra il 2019 e il 2020 il Move Forward fu sciolto dal governo, questo causò la nascita di una serie di manifestazioni e rivolte in strada. I rappresentanti e i sostenitori del partito decisero di far sentire ancora di più la loro voce.

Dunque proprio in questo clima governativo oppressivo, la comunità Lgbtq+ tailandese ha dimostrato un’enorme resilienza e perseveranza, con l’intento di raggiungere gli obiettivi a prescindere da tutto.

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