Taiwan, la grande provocazione di Nancy Pelosi

A quanto pare, la politica statunitense Nancy Pelosi vuole recarsi a Taiwan. In tal modo, non sta solo esercitando pressioni su Pechino, ma anche sul suo collega di partito Joe Biden – e sta rischiando un’escalation in questo conflitto infuocato.

Nancy Pelosi
Nancy Pelosi – NanoPress.it

Lunedì pomeriggio milioni di telefoni cellulari nel nord di Taiwan hanno vibrato e dal governo è stato ricevuto un inquietante messaggio di testo: “Allerta presidente. Esercitazione aerea simulata”. Segueva un collegamento a una mappa che mostrava la strada per il rifugio più vicino. In pochi minuti intere strade del centro di Taipei si sono svuotate. Il popolo di Taiwan è abituato a tali segnali.

Il Financial Times ha riferito che Nancy Pelosi ha in programma di recarsi a Taiwan ad agosto

La repubblica democratica insulare, considerata dalla leadership di Pechino come parte della Repubblica popolare e sottoposta a pressioni politiche, organizza ogni anno un’esercitazione aerea a livello nazionale. Ma i tempi dell’esercizio in corso sono inquietanti. Da giorni cresce la tensione su Taiwan e sui suoi rapporti con la Repubblica popolare, da anni sempre più tesi. Il motivo risiede in un delicato intreccio politico tra Taipei, Pechino e Washington.

Il Financial Times ha riferito la scorsa settimana che la democratica statunitense e presidente della Camera Nancy Pelosi ha in programma di recarsi a Taiwan ad agosto. Lo stesso Pelosi non lo ha ancora confermato. Ma Pechino vede la semplice voce di un viaggio come una violazione degli accordi diplomatici e ha minacciato “misure decise ed energiche” in caso di visita di Pelosi.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden afferma di non sapere nulla dei piani del suo collega di partito, ma l’esercito americano ritiene che un viaggio del genere “non sia una buona idea al momento”.”Non è una buona idea al momento” Quella che a prima vista sembra solo un’altra questione politica nella notoriamente complicata rete di relazioni tra Taiwan, Cina e Stati Uniti potrebbe, tuttavia, innescare conseguenze di importanza politica globale.

Le relazioni tra le due superpotenze sono al peggio dallo storico viaggio del presidente Richard Nixon in Cina 50 anni fa, e Taiwan teme di poter affrontare una guerra come quella scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Quali sono le motivazioni dietro Nancy Pelosi e i governi di Washington, Pechino e Taipei?Pelosi è un politico riconosciuto per i diritti umani e un critico schietto della Cina.

Anche il presidente Biden è considerato un amico di Taiwan

Il fatto che appoggi Taiwan, che subisce le pressioni di Pechino, fa parte della logica della sua carriera politica, che però rischia un taglio profondo. I numeri dei sondaggi del suo partito sono scarsi; Si ritiene improbabile che ritorni alla Camera dei Rappresentanti come leader della maggioranza dopo le elezioni del Congresso di novembre. Se dovesse davvero viaggiare a Taiwan, l’83enne Pelosi ha anche in mente la sua eredità politica. 

Joe Biden
Joe Biden – Nanopress.it

Come Pelosi, il presidente Biden è considerato un amico di Taiwan, ma attualmente è guidato da un obiettivo a breve termine. Nei prossimi giorni vuole telefonare al capo di stato cinese Xi Jinping, per la terza volta da quando è entrato in carica e in circostanze politiche molto delicate. Il governo degli Stati Uniti sta cercando di attirare Pechino fuori dalla sua alleanza de facto con la Russia di Putin.

Allo stesso tempo, Biden vuole calmare l’economia globale, magari al prezzo di ridurre alcuni dei dazi punitivi imposti a Pechino dal suo predecessore Trump.”Nancy, vengo con te!” Un’acuta escalation nelle relazioni sino-americane sarebbe molto sconveniente per Biden, soprattutto perché gli oppositori della politica interna stanno già sfruttando il viaggio non confermato di Pelosi a Taiwan a proprio vantaggio.

Il repubblicano Mike Pompeo, ex segretario di Stato, estremo falco cinese e possibile presidente candidato, sostiene espressamente Pelosi: »Nancy, vengo con te!«, ha twittato qualche giorno fa. “La Cina mi ha bandito, ma non Taiwan amante della libertà. Ci vediamo lì!”.

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