Su Real Time va in onda Nudi a prima vista. La tv cade sempre più in basso?

Se per caso credevamo che il piccolo schermo ci avesse già mostrato le punte più estreme del trash, evidentemente ci sbagliavamo… Ci pensa Real Time a farci subito cambiare idea con la sua nuova proposta che arriva dritta dritta dagli Stati Uniti: Nudi a prima vista.

Il format è alquanto banale, ricalca il classico principio del dating show: nel resort di un’isola, ogni ‘primitivo’ (così sono denominati i concorrenti) ha a disposizione tre appuntamenti galanti al termine dei quali sceglierà se e con chi proseguire la conoscenza al ritorno a casa. Piccolo dettaglio che caratterizza il programma? Al primo appuntamento i concorrenti sono completamente nudi! E non è certo difficile immaginare quale possa essere il tenore dei contenuti e delle battute che animano i dialoghi.

In un mondo in cui le relazioni sociali sono sempre più filtrate dalla tecnologia e imperversano appuntamenti online, al buio, app per incontrare l’anima gemella, è ora di dire basta alle false identità e mostrarsi per ciò che si è. Questa è la motivazione “socio-antropologica” che, sin dal promo, viene addotta a giustificare il senso del programma.
Altro piccolo particolare: l’orario di messa in onda. Nudi a prima vista va in onda in pieno daytime, nel primo pomeriggio del sabato.

Ora, senza voler essere bigotti o moralisti, credo che sia palese che l’unico potenziale elemento di appeal del programma sia la curiosità di vedere le reazioni e il modo in cui i concorrenti si rapportano tra loro trovandosi completamente nudi senza conoscersi o, ancor più semplicemente, la capacità del format di solleticare il desiderio voyeuristico dello spettatore.
Certo, dobbiamo considerare che i programmi ready-made, da mettere in onda dopo un semplice doppiaggio, sono utilissima materia prima low cost per la costruzione dei palinsesti; che la tv deve rispondere innanzitutto a logiche commerciali e dunque catturare lo spettatore; che le reti semi-generaliste hanno nel dna la vocazione a spingersi un po’ oltre mostrandoci anche quello che è lo scenario d’ oltreoceano. E poi si potrebbe affermare, a ragione, che i programmi diseducativi sono molti, che assumono diverse declinazioni e sono, talvolta, più subdoli di un Nudi a prima vista, dunque più pericolosi. Tutto vero.

Ma credo sia davvero pretestuoso trovare, per questo programma, motivazioni che vadano oltre la volontà di catturare lo spettatore facendo leva sul pruriginoso. E mi risulta ancor più difficile giustificare la scelta dell’orario di messa in onda, almeno fosse stata scelta una seconda serata…

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