Stasera vota (anche) la giuria demoscopica, ma cos’è esattamente?

Ogni anno, quando inizia Sanremo, una domanda aleggia ovunque: cos’è la giuria demoscopica di cui puntualmente si parla ma che pochissimi conoscono davvero?

Sanremo
Sanremo – Nanopress.it

Questa sera (e non solo) sarà fondamentale il voto della giuria demoscopica, ma da chi è composta? Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Stasera vota la giuria demoscopica

Stasera, durante la terza serata del Festival di Sanremo, a votare saranno il pubblico da casa e la giuria demoscopica. I loro voti peseranno in egual misura, cioè il 50% sul totale. E, considerando che stasera per la prima volta si esibiscono tutti e 28 gli artisti in gara di seguito, sicuramente le preferenze dei votanti saranno di fondamentale importanza, perché ci daranno una panoramica più ampia della situazione.

Detto ciò, non è questa l’unica puntata in cui la giuria demoscopica potrà scendere in campo, perché anche domani sera, durante l’attesissima serata delle cover potrà votare, ma in questa occasione le sue preferenze peseranno meno, cioè il 33% (voteranno anche la sala stampa e la giuria popolare).

Ma non finisce qui, perché anche durante l’ultima serata, cioè la finale, sarà chiamata a dare il suo giudizio alla fine, cioè quando rimarranno in gara solo tre artisti e quindi dovrà dire la sua insieme a tutte le altre giurie.

Ariston
Ariston – Nanopress.it

Detto ciò, cosa si intende per giuria demoscopica? Facciamo finalmente chiarezza.

Ecco cos’è

La giuria demoscopica è una giuria costituita da 300 componenti (fino all’anno scorso erano 100) selezionati ad hoc. Come? Questi sono appositamente scelti da un istituto demoscopico specializzato in sondaggi, incaricato dalla Rai. Trattasi in pratica di persone che abitualmente frequentano concerti, eventi musicali, che spesso acquistano album e che insomma e sono abituali fruitori di musica, selezionate attraverso un questionario.

Questi esprimono il loro voto attraverso un’applicazione appositamente realizzata e riservata solo a loro.

Per riuscire ad arrivare a una votazione equa, l’istituto cerca di scegliere una fetta di pubblico variegato quanto più possibile. L’età minima è 16 anni e tra questi 300 componenti vi sono persone di diverso sesso gusti musicali e provenienza geografica. Per questo motivo il succitato questionario è importante, perché permette di arrivare a una selezione eterogenea.

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