Sospese le ricerche in Val Formazza, troppo rischioso il recupero del corpo di Matteo Barcellini

Il corpo di Marilena Bertoletti è stato recuperato nel pomeriggio di lunedì, ma il rischio della caduta di detriti ha fermato – almeno per il momento – il recupero dei resti di Matteo Barcellini. 

Matteo Barcellini e Marilena Bertoletti
Matteo Barcellini e Marilena Bertoletti – Nanopress.it

 

I due escursionisti sono morti la scorsa domenica, mentre percorrevano il sentiero G41. Improvvisamente si è sentito un boato e poi si è verificato un distacco di sassi nella zona del Piano dei Camosci, tra il rifugio Città di Busto e la diga dei Sabbioni, a circa 2.400 metri di quota. Appassionati di montagna, Matteo e Marina era anche due grandi amici.

Sospeso il recupero del corpo di Matteo Barcellini

Sono state interrotte le operazioni di recupero della salma di Matteo Barcellini, uno dei due escursionisti morti la scorsa domenica in Val Formazza, per la caduta di una frana. Il corpo di Marina Bertoletti, che era insieme a Bercellini, è stato recuperato nel pomeriggio di lunedì. Il rischio della caduta di detriti è troppo alto per portare avanti le operazioni. I soccorritori hanno individuato alcune tracce biologiche appartenenti a Matteo Barcellini. I familiari sono già stati avvisati della decisione, presa in accordo con il magistrato.

I due escursionisti, 31 anni lei, 34 lui, sono stati investiti da una frana mentre percorrevano un sentiero considerato non particolarmente impervio: il G41. Il corpo di Marina Bertoletti è stato trovato una decina di metri più in basso del sentiero, mentre quello di Barcellini si troverebbe poco distante da lei. I due amici erano grandi appassionati di montagna, entrambi del novarese, di Nebbiuno lei, di Borgomanero lui. Domenica stavano percorrendo il sentiero insieme ad altri escursionisti. Sono stati alcuni testimoni a lanciare l’allarme, allertando il Soccorso Alpino, raccontando di un boato improvviso e poi di una frana, che ha travolto la coppia di amici.

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