Se la vedi sulla sabbia, non raccoglierla: non immagini cosa potrebbe capitare

Sapevi che se vedi una determinata cosa sulla sabbia non devi mai raccoglierla? Ecco di cosa si tratta e cosa potrebbe accaderti se la tocchi, potresti anche rischiare la morte!

Conetto sulla spiaggia
Conetto sulla spiaggia – Nanopress.it

Quando vai a mare e ti capita di vedere delle conchiglie sulla sabbia la prima cosa che fai di solito è quella di toccarle e prenderne qualcuna. Tuttavia, devi fare attenzione perché non tutte le conchiglie sono innocue e alcune di essere possono essere particolarmente velenose. Proprio così, potrebbero perfino causare la morte, ma scopriamo di quale conchiglia si tratta!

La conchiglia più velenosa è il cono

Sapevi che esiste una specie di conchiglia chiamata cono, che è in assoluto la più velenosa? Questa conchiglia appartiene alla famiglia di molluschi denominata Conidae, in cui rientrano varie specie, diffuse nei mari di qualsiasi parte del pianeta.

Le conchiglie prodotte da questi molluschi sono particolarmente colorate e catturano l’attenzione, tanto che puoi trovarli perfino nelle botteghe come souvenir, proprio perché hanno forma e colori particolari. Le loro dimensioni possono andare da alcuni centimetri fino a più di venti e si suddividono in oltre 500 specie.

In genere alla base del guscio presentano aperture strette e lunghe, vivono nelle lungo le coste rocciose, nelle barriere coralline e nelle baie delle zone tropicali. Puoi avvistare queste conchiglie sia nei fondali quando ti immergi, ma anche sulla sabbia, mentre passeggi o stai prendendo il sole.

La forma a cono, molto caratteristica, e le colorazioni decisamente originali ne fanno degli oggetti da esposizione, belli da vedere e da ammirare, tanto da essere molto ricercate da coloro che amano collezionarle. Tuttavia, come detto prima, queste conchiglie possono causare la morte visto che emettono un potente veleno.

I coni nella sabbia sono pericolosi per l’uomo

Anche se trovi sulla sabbia una di queste conchiglie, abbi cura di non toccarla e ricorda che sono molto velenose. Il potente veleno potrebbe essere ancora nella conchiglia e possono iniettarlo dalla proboscide. Se colpisce la preda, questa non ha scampo perché viene sopraffatta dalla potenza del veleno.

Anche l’uomo può avere serie conseguenze da una eventuale iniezione di veleno della conchiglia cono e può perfino morire se viene attaccato. Poiché non si può in alcun modo sapere se il cono ha ancora veleno al suo interno, è dunque preferibile non toccare mai una conchiglia del genere e tenersi lontano da essa.

Potrebbe addirittura capitare di non accorgersi di aver ricevuto una puntura da parte del mollusco. In questi casi, potrebbe non esserci scampo se ci si accorge tardi dell’ingresso del veleno nel corpo. Alcuni coni di questa specie possono provocare la morte in soli 5 minuti, tanto potente è il veleno che possiedono.

Non ci sono antidoti per il veleno dei coni

Un altro particolare che bisogna sapere per comprendere quanto è importante stare lontani dai coni è che non cin sono antidoti capaci di neutralizzare il veleno iniettato. Infatti, ciascuna specie possiede all’interno un veleno diverso, per questo non esiste alcun antidoto che possa risultare efficace nell’azzerare i suoi effetti.

Spiaggia vacanza
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In realtà, le specie di coni non sono tutte mortali, sono una ventina quelle più temibili, che possono essere letali per la specie umana. Tuttavia, una eventuale puntura può causare gravi conseguenze, quindi è consigliabile non toccarli e allontanarsi nel caso li si dovesse avvistare. Una volta iniettato, il veleno agisce in maniera rapida, scatenando gonfiore e forte dolore. Fra i sintomi più comuni che può scatenare la puntura troviamo anche difficoltà respiratorie e infiammazione.

Sono sintomi più che preoccupanti e che per molte persone possono rivelarsi fatali, soprattutto se si soffre di altre patologie. Per questo è consigliabile stare alla larga dalle conchiglie, specialmente dalla specie cono, è sufficiente guardarla e allontanarsi, e non prenderla mai fra le mani per osservarla da vicino.

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