Scuola, assunzioni: 52 mila nuovi docenti entro il 14 agosto

G7 Università: Fedeli, deve dimostrare di aprirsi a società

In arrivo buone notizie per la scuola, in tema di assunzioni: cinquantadue mila nuovi docenti saliranno in cattedra entro il 14 agosto. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli: ‘Le assunzioni avverranno con un mese di anticipo rispetto all’anno scorso, quando si conclusero il 15 settembre. I posti andranno a coprire il turnover, i 15.100 posti di organico di fatto trasformati in posti di diritto con la legge di Bilancio per il 2017 e altri 16 mila posti vacanti. Prima della Buona scuola, ha concluso Fedeli, le assunzioni erano in media 24 mila l’anno’.

Il ministro dell’Istruzione ha così illustrato tutte le novità per l’avvio del nuovo anno scolastico e naturalmente il tema delle assunzioni ha avuto un ruolo centrale. La Fedeli ha poi spiegato che le 52mila assunzioni nella scuola sono possibili grazie all’intesa con il Mef del 9 maggio scorso, per l’attuazione della legge di bilancio. Il ministro ha inoltre sottolineato che prima della Buona Scuola, le assunzioni nella scuola erano in media 24mila l’anno. Lo scorso maggio invece, era stato annunciato che per questa estate, ci sarebbero stati 52 mila posti disponibili e sarebbero stati suddivisi in tre tranche: il 60 per cento a favore di nuove assunzioni, il 30 per cento ai trasferimenti e il 10 per cento a passaggi di cattedra e di ruolo.

La Fedeli ha anche parlato del ruolo chiave della mobilità nell’ambito delle assunzioni nella scuola: ‘Finora sono 5.200 i docenti, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, che cambiano Regione in base alla loro richiesta. Anche quest’anno la mobilità ha permesso a numerosi docenti di avvicinarsi al territorio di origine’ e ha poi ricordato: ‘Nessuno è stato costretto a spostarsi’, la mobilità infatti, è stata su base volontaria.

Scuola: occhio vigile sugli abusi della legge 104

Infine, il ministro dell’Istruzione ha toccato un tema particolarmente dolente, quello della legge 104: ‘Il governo garantirà rigorosamente i diritti degli insegnanti che richiedono l’applicazione della legge 104, ma combatteremo strenuamente ogni abuso: chi abusa di un diritto nega il diritto a chi ha diritto. Daremo corso con una lettera formale a un tavolo con il ministero della Salute, l’Inps, la conferenza Stato-Regioni, perché insieme combatteremo ogni abuso. La legge non può essere usata a maglie larghe. Ci sono cose che non possono essere tollerate’.

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