Silvio Berlusconi ricorda Paolo Villaggio: ‘Eri un uomo libero’

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi ricorda Paolo Villaggio: ‘Eri un uomo libero’ ha scritto l’ex Presidente del Consiglio in un lungo articolo scritto espressamente per omaggiare la figura dell’attore genovese, scomparso il 3 luglio a 84 anni. Il Cavaliere ha ricordato Paolo Villaggio parlando delle collaborazioni sulle reti private e dei film, senza dimenticare di citare la ‘maschera da commedia dell’arte’ di Fantozzi, uno dei personaggi più riusciti di Paolo Villaggio.

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Nel lungo articolo scritto di suo pugno (la firma è sua) sul sito de Il Giornale, Silvio Berlusconi ha ricordato Paolo Villaggio: ‘Eri un uomo libero’ si legge tra le molte parole che l’ex Presidente del Consiglio ha dedicato all’attore genovese.

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‘Caro Paolo, ora in cielo starai facendo sorridere gli angeli’ si legge nelle prime righe della lettera di Berlusconi a Paolo Villaggio. ‘Mancherà il tuo modo di prenderti e prenderci in giro, la tua maschera da commedia dell’arte, che sembra ingenua e spensierata ma in realtà inchioda i nostri vizi e le nostre debolezze’ prosegue il Cavaliere.

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‘Lavorare con Villaggio era un piacere’

Berlusconi è orgoglioso di aver lavorato con Villaggio: ‘Lavorare con te era un piacere’ si legge ‘perché eri un grande professionista, un uomo che conosceva così bene le regole dello spettacolo da saperle innovare, creare nuovi linguaggi, nuovi modi di fare cinema e intrattenimento televisivo’ ha scritto Berlusconi.

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L’ex premier ha rivangato i primi anni insieme sulle tv commerciali, quando Villaggio contribuì a far salire gli ascolti delle reti del Biscione con le sue ospitate. Berlusconi ricorda come l’attore di Fantozzi non fosse un modello di puntualità, nonostante la professionalità, e una volta per un ritardo rischiarono di perdere un’importante produzione.

‘Non dimenticherò mai quando ti vidi entrare carponi nella mia stanza abbracciandomi una gamba per chiedere perdono con la inconfondibile voce di Fracchia: ‘Sire, pietà!’ Non provai nemmeno a far finta di essere arrabbiato’ scrive Berlusconi ricordando Paolo Villaggio ed evocando uno dei suoi personaggi più celebri, Giandomenico Fracchia.

‘Siamo debitori ai film di Paolo Villaggio’

Berlusconi dice di sentirsi debitore nei confronti di Villaggio per i suoi film: ‘Mi hanno fatto sorridere, magari a notte fonda, rinunciando a qualche ora di sonno, per recuperare il buonumore dopo una giornata faticosa e difficile. Ma soprattutto ti sono debitori tutti gli italiani, del fatto di essere stato un uomo libero, categoria così poco diffusa nel nostro Paese’ ha scritto il Cavaliere.

Nella conclusione, dopo aver citato la famosa scena della Corazzata Potemkin (‘simbolo dell’egemonia della sinistra nella cultura’, scrive Berlusconi), l’ex presidente del Milan ricorda con un’ultima frase di affetto Paolo Villaggio: ‘Non ce ne sono state tante, di persone libere come te, in un Paese nel quale la satira si fa solo verso chi non costituisce un pericolo. Anche per questo, caro Paolo, da oggi l’Italia senza di te è un po’ più triste’ ha scritto Berlusconi.

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