Sciacalli in Emilia Romagna, convalidato il carcere per la coppia che ha rubato oltre 5mila euro a due anziani

Il Gip ha convalidato il carcere per i coniugi albanesi, residenti in Emilia Romagna, arrestati domenica mattina.

Volontari in Emilia Romagna
Volontari in Emilia Romagna – Nanopress.it

I due sono accusati di aver rubato 5.500 euro a una coppia di anziani ultrasettantenni alluvionati. Ogni volta avviene una catastrofe climatica come questa, torna fuori il fenomeno dello sciacallaggio in cui alcune persone lucrano su chi è in difficoltà. In questo caso, i due si erano finti volontari approfittando della situazione per derubare i due anziani dei contanti trovati all’interno di una borsa.

Convalidato il carcere per gli sciacalli in Emilia Romagna

Domenica mattina sono stati arrestati a Fornace Zarattini, frazione a ridosso di Ravenna, due coniugi di origine albanese che hanno derubato una coppia di anziani ultrasettantenni presentandosi alla loro porta come volontari.

Dopo essere entrati in casa hanno rubato 5.500 euro, trovati in una borsa messa ad asciugare al sole. Una vicenda terribile che ha indignato l’opinione pubblica. Tutti stiamo seguendo le vicende della popolazione alluvionata ma purtroppo nonostante l’entità dei danni, c’è chi continua ad approfittarsi di queste persone disperate che in pochi minuti hanno perso tutto.

Oggi il Gip di Ravenna Andrea Galanti ha convalidato gli arresti e quindi l’idraulico 39enne e la moglie 33enne resteranno in carcere. È interessante come la moglie si discosti da ciò che è accaduto, infatti l’uomo si è assunto la totale responsabilità del gesto e ha chiesto perdono dicendo che veramente il suo scopo era quello di aiutare a spalare la casa dal fango.

Poi però ha notato i soldi e non è riuscito a resistere, la moglie invece dice di non essere mai stata al corrente del furto, tuttavia gli inquirenti sostengono il contrario, motivo per cui l’ordinanza cautelare è stata confermata anche nei suoi confronti.

Secondo il Gip infatti la donna avrebbe nascosto i soldi in una borsa frigo e quindi è complice del marito. Il giudice ha descritto il tutto come un fatto odioso, anche perché i due non sono bisognosi ma vivono con un reddito dignitoso. Un’azione spregiudicata che ha messo in allarme tutta la comunità cittadina, già molto provata da questa emergenza collettiva.

I due dovranno ora rispondere di furto aggravato dalla minorata difesa dei due anziani e dal contesto di estremo disagio, ovvero la necessità di aiuto per ripulire la casa dal fango.

L’arresto

Era domenica 21 maggio quando è arrivata la notizia dell’arresto della coppia albanese. A eseguirlo sono stati alcuni agenti che si trovavano in zona proprio per contrastare l’attività di sciacallaggio, una costante ogni volta che sentiamo di disastri climatici del genere.

Carabinieri
Carabinieri – Nanopress.it

Neanche la devastazione ferma la crudeltà umana e questi due sciacalli hanno approfittato della situazione confusa ed emergenziale per svaligiare la casa degli anziani. Terribile il fatto che si siano spacciati volontari e sebbene l’idraulico abbia detto che veramente quello era il loro scopo, gli inquirenti non credono alle sue parole e pensano a un piano ben studiato che poi avrebbero replicato altrove.

Al contrario di loro invece, sono tanti i volontari che stanno lavorando con grande umanità per aiutare queste persone e che non meritano di essere accostati a malviventi simili.

Secondo quanto ricostruito, gli albanesi si sarebbero proposti per liberare l’abitazione dal fango. Quest’ultima sorge proprio in una delle zone più colpite, ovvero la città di Ravenna. Data la generosità manifestata in questi giorni da tantissime persone, nessuno ha sospettato di loro. Poi, una volta terminato il lavoro, i proprietari si sono accorti che erano spariti soldi ma anche beni di valore.

Così lo hanno segnalato subito agli agenti che pattugliavano l’area, i quali si sono messi alla ricerca dei due individuandoli poco dopo grazie alle accurate descrizioni e alla collaborazione degli altri volontari, quelli reali.

Al momento del fermo gli albanesi erano in possesso del bottino.

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