Salta da un ponte per suicidarsi: salvato da un leone marino, cambia vita aiutando gli altri

Kevin Hines ha cercato di suicidarsi nel 2010, buttandosi giù dal famoso Golden Gate Bridge, il ponte di San Francisco. Durante una recente conferenza sulla prevenzione del suicidio tenutasi nel New South Wales, Australia, ha raccontato la sua storia nel dettaglio, spiegando che a salvargli la vita in quel giorno cupo è intervenuto un esemplare di leone marino. Lui aveva le braccia rotte e la generosa creatura lo ha tenuto a galla fino a quando non sono arrivati i soccorsi della guardia marina. Kevin Hines ha condiviso la sua storia straordinaria per aiutare altre persone che si sentono disperate a trovare una speranza.

Giovanni Maria Ferralis (questo il suo vero nome), figlio di emigrati, è stato adottato da una famiglia americana. Kevin, affetto da disturbo bipolare era dominato dalla psicosi e dalla depressione. Così all’età di 21 anni si era buttato giù dal ponte più famoso di San Francisco per suicidarsi, ma proprio nel momento in cui si è abbandonato nel vuoto, ha capito che in fondo non voleva morire.

Appena mi buttai il male uscì dalla mia mente, e non volevo più morire‘, ha spiegato. Con le braccia spezzate, ha provato a restare a galla, cercando una superficie su cui appoggiarsi. A quel punto, racconta lo stesso Kevin: ‘Sott’acqua mi sentii sfiorare da una cosa viva, e maledissi il destino perchè pensavo fosse uno squalo‘. Invece era un leone di mare che lo stava spingendo su col muso, per farlo stare a galla. L’inizio di una nuova vita, per Kevin.

Ci si uccide perché si è arrivati all’apice della solitudine, e perché ci si presenta l’occasione. Ma il 96% di chi viene salvato non ci prova più‘, dice Kevin. Per questa ragione ha raccolto da solo le donazioni necessarie (76 milioni di dollari) per installare una rete di protezione sul Golden Gate Bridge.

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