Roy Lichtenstein, a Torino in mostra i disegni inediti dell’icona pop art

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Roy Lichtenstein a Torino: una mostra di opere inedite di uno dei maestri più acclamati della pop art e dei fumetti è stata allestita, dal 27 settembre scorso fino al 25 gennaio 2015, alla Galleria d’Arte Moderna della città. In occasione dei cinquant’anni dalla prima esposizione in Europa sulla pop art americana – che si tenne, tra l’altro, proprio a Torino – il capoluogo piemontese ha deciso di celebrare l’artista statunitense con una personale dal titolo ‘Roy Lichtenstein Opera Prima‘: oltre 200 capolavori inediti, principalmente disegni su carta, la maggior parte dei quali mai visti in Italia.

Torino, dunque, celebra la pop art di Roy Lichtenstein con una rassegna che ne racconta il percorso artistico, dagli anni Quaranta fino al 1997, anno della sua morte. Realizzata dalla Fondazione Torino Musei e da Skira – in collaborazione con la Roy Lichtenstein Foundation e con i più importanti musei americani di arte contemporanea – la mostra è, come ha più volte sottolineato la vedova dell’artista Dorothy Lichtenstein, ‘la più bella e completa esposizione mai fatta dei suoi disegni‘: molte opere, infatti, non erano mai uscite dalla casa del pittore, mentre altre, come Drawing for Girl with Hair Ribbon del 1965, hanno lasciato per la prima volta la casa del collezionista parigino che le possiede.

La mostra, che riproduce nell’allestimento degli spazi l’effetto delle celebri Explosion firmate dal maestro pop art, ospita, insieme ai dipinti che ne illustrano la parte più intima e privata, anche una documentazione fotografica che testimonia l’artista a lavoro, insieme ad una serie di disegni tra i quali un Mikey Mouse a china del 1958, capolavoro preludio del fumetto più celebre e conosciuto del mondo. Tra le rarità, anche Stretcher Frame with Cross Bars, un dipinto del 1968 che riproduce il retro di una tela; l’opera fu realizzata, infatti, nell’anno in cui alla Biennale di Venezia alcuni pittori capovolsero i loro quadri in segno di protesta.
Un’occasione imperdibile, dunque, per gli appassionati di arte contemporanea che avranno la possibilità di cogliere, visitando la mostra di Torino, la parte più intima e privata del lavoro di Roy Lichtenstein, ammirandone le Prime Idee – le idee primigenie su cui si focalizza l’esposizione – fonte di ispirazione di opere divenute poi tra i capolavori più celebri della pop art.

Roy Lichtenstein è stato uno degli esponenti più significativi della pop art statunitense. Nato a New York nel 1923, comincia fin da giovanissimo ad interessarsi allo studio sulla percezione visiva, principio base su cui si fonderà tutta la sua produzione artistica. Dopo il successo della prima mostra personale allestita nel 1951 a New York, viene riconosciuto ufficialmente in tutto il mondo come caposcuola della pop art americana quando, una decina d’anni dopo, espone delle tele raffiguranti fumetti ed immagini di prodotti comuni presi in prestito dalla pubblicità, illustrati con la tecnica del puntinato Ben-Day, che diventerà poi la sua inconfondibile cifra stilistica. Successivamente espande l’uso delle riproduzioni oltre le pubblicità e le riviste di fumetti, per dedicarsi anche all’architettura, alle arti decorative ed ai murales – è suo, infatti, quello che abbellisce la stazione della metropolitana di Times Square a New York, realizzato nel 1994.
Dopo aver ricevuto nel 1995 la Medaglia Nazionale delle Arti, una delle onorificenze più prestigiose degli Stati Uniti, Lichtenstein, pur continuando la sua ricerca intorno all’illusionismo, all’astrazione, alla serializzazione e alla stilizzazione, inizia ad indagare un’altra nuova realtà conquistata dagli anni ’90, i dipinti virtuali, continuando le sue sperimentazioni fino al 1997, anno della sua morte.

La mostra Roy Lichtenstein Opera Prima osserverà i seguenti orari:
da martedì a domenica dalle 10 alle 18; giovedì dalle 10 alle 22.30.
Per qualsiasi info consultare il sito www.gamtorino.it

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