Roberta Metsola sui migranti: “L’Italia non può essere lasciata sola”

La presiedete del Parlamento europeo apre da Bruxelles a una missione navale nel Mediterraneo e ribadisce: il negoziato sul testo dovrà sbloccarsi entro la prossima settimana.

Roberta Metsola
Roberta Metsola – Nanopress.it

La maggioranza per il patto sull’immigrazione Ue dovrebbe essere trovata nei prossimi giorni. Roberta Metsola si dice fiduciosa sulla fine dello stallo delle trattative, con il Patto pronto a essere approvato al massimo entro la prossima settimana. La presiedete Pe fiduciosa di un epilogo positivo della vicenda, sottolinea oggi da Bruxelles la necessità di non lasciare da sola l’Italia sui migranti.

Roberta Metsola sul Patto Ue sui migranti: “Negoziato si sblocchi entro la prossima settimana”

Il nuovo Patto Ue sulla migrazione e l’asilo è chiamato a una svolta, sollecitata proprio oggi da Roberta Metsola. La presiedete del Parlamento europeo durante l’intervista del pool internazionale unito alla European Newsroom di Bruxelles ha informato i cronisti della sua fiducia e del suo ottimismo per i negoziati sull’approvazione del testo. Le trattative intanto sono in corso, e una soluzione sulla crisi migratoria messa sul tavolo stenta a decollare a causa di uno stallo provocato da alcuni veti incrociati degli Stati membri.

La speranza di Metsola è che si arrivi a sbloccare il testo sulla migrazione al massimo entro la prossima settimana, anche se rimangono le divergenze che fino a questo momento stanno trattenendo in ostaggio il Patto. La maggioranza però si “dovrebbe riuscire a trovare” dice la presidente Pe, che spinge sulla questione dei giusti equilibri; una necessità per giungere a questo accordo.

Si tratta, per quanto riguarda il Piano, di un sistema di solidarietà che dovrebbe essere obbligatoria per poi redistribuire i migranti qualora si presentassero arrivi o flussi massicci. Il Parlamento europeo intanto ha spinto per la sospensione delle trattative su due testi sempre riguardanti la migrazione (ossia il database europeo per le ricerche di asilo e lo screening congiunto per gli arrivi) in modo da accelerare con le priorità. Dossier che comunque puntualizza Metsola non sono in pausa, che si possono affrontare solamente una volta fissati per bene il pilastro della sicurezza dell’immigrazione: l’asilo.

Fondamentale, ha detto ancora la presiedete, che si arrivi a chiudere quella partita iniziata ormai 3 anni fa, quando la Commissione a Bruxelles aveva presentato per la prima volta il testo. Ancora più importante se si tiene conto delle elezioni europee alle porte: “Non posso affrontare i miei elettori e dire loro che sono passati altri cinque anni” dice Metsola, che ricorda i 10 anni dalla strage di Lampedusa quando il Mediterraneo divenne e fu definito “il cimitero più grande del mondo”.

Roberta Metsola: “Lampedusa non può essere lasciata sola”

Proprio sull’approdo dei migranti a Lampedusa, Roberta Metsola ha sottolineato come un’Isola di 6.000 abitanti non possa improvvisamente ricevere 1.700 persone in un giorno, e ancora 3.000, per essere lasciata sola. Bisogna far fronte, ha detto da Bruxelles la presidente Pe, all’arrivo massiccio di migranti.

Roberta Metsola e Giorgia Meloni
Roberta Metsola e Giorgia Meloni – Nanopress.it

Un pensiero va anche all’esecutivo italiano, con un assist proprio al centrodestra, non nascondendo la possibilità di una missione navale nelle acque del Mediterraneo: “Un aspetto che potremmo considerare positivamente, a condizione che meno persone muoiano e che i confini vengano rispettati“.

Sintonia con Roma dimostrata anche all’ok ricevuto sull’intesa tra Ue e Tunisia sempre sul tema dell’immigrazione. Accordi, voluti da Giorgia Meloni che per due volte si è recata insieme a Ursula von der Leyen in Nord Africa, appoggiati ancora da Metsola la quale ha affermato che fino a quando non si troveranno soluzioni per esaminare le ridiceste di asilo fuori dai territori Ue, bisognerà continuare a dialogare “con quei Paesi da cui i migranti non hanno altra soluzione che salire su una nave”.

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