Riccardo Scamarcio su L’Ombra di Caravaggio: “Ho la stessa febbre di questo artista”

Ieri, 18 ottobre, alla Festa del Cinema di Roma è stato il giorno de L’Ombra di Caravaggio, film di Michele Placido con protagonista Riccardo Scamarcio. Ecco cosa ha detto l’attore sul suo lavoro.

Riccardo Scamarcio e Isabelle Huppert ne L'Ombra di Caravaggio
Riccardo Scamarcio e Isabelle Huppert ne L’Ombra di Caravaggio – Nanopress.it

Un progetto lungo quattro anni quello di Michele Placido, regista del film l’Ombra di Caravaggio, l’opera cinematografica che affronta da un punto di vista diverso la vita del grande artista Michelangelo Merisi, ovvero Caravaggio.

A interpretare il protagonista assoluto della pellicola c’è Riccardo Scamarcio, che si è immerso nel personaggio a modo suo. Ecco cosa ha detto sul film proprio alla presentazione della pellicola alla Festa del Cinema di Roma.

Riccardo Scamarcio parla de L’Ombra di Caravaggio, un film che esplora i segreti dell’artista

Un film sicuramente potente, diverso dalle solite biografie sugli artisti italiani che hanno fatto la storia: L’Ombra di Caravaggio affronta da un punto di vista diverso la magnificenza di Caravaggio nelle sue opere, parallelamente alla sua vita ribelle, violenta e vissuta tra malviventi, prostitute e ai margini della società.

Il cast de L'Ombra di Caravaggio
Il cast de L’Ombra di Caravaggio – Nanopress.it

La pellicola, diretta da Michele Placido che insieme a tutto il cast l’ha presentata alla Festa del Cinema di Roma, è cupa ma anche luminosa quando si entra a contatto con la genesi delle opere di Caravaggio, Michelangelo Merisi, un pittore che rappresentava la divinità attraverso i più deboli e sfortunati.

Ed è proprio Riccardo Scamarcio che ieri ha raccontato come si è approcciato a questo personaggio complicato, soprattutto perché in realtà non si sa moltissimo della sua vita privata.

Quello che vediamo sul grande schermo è il risultato di una ricerca fatta su quei pochi documenti che si hanno di lui, ma che fanno pensare a com’era stata esattamente la sua vita.

Scamarcio, come lui stesso ammette, ha fatto un lavoro molto emotivo per interpretarlo, ecco cosa ha detto:

I punti in comune tra me e Caravaggio sono due: prima di tutto siamo due provinciali e poi siamo mossi da una vera passione, lui per l’arte io per il cinema e la recitazione. Quando Michele Placido mi ha parlato di questo progetto, pensavo a Caravaggio come se fosse Elvis Presley: i suoi quadri erano stupendi, parlavano all’inconscio, condizionavano le persone, proprio come le rock star fanno al giorno d’oggi

Nel lavorare al personaggio, Riccardo Scamarcio ha scoperto di avere anche un’altra cosa in comune: il suo ardore, la fiamma che lo accendeva nei momenti più difficili. Infatti, l’attore ammette di avere “la stessa febbre” di Caravaggio, soprattutto quando si arrabbia e si infervora.

Ma Scamarcio ha colto anche il lato fragile dell’artista, un dualismo che d’altronde è presente in tantissimi come lui.

Isabelle Huppert e Caravaggio: “Un personaggio Shakesperiano”

Nel film l’Ombra di Caravaggio, al cinema dal 3 novembre, c’è un grandissimo cast tra cui l’attrice francese Isabelle Huppert.

Anche lei era presente alla Festa del Cinema di Roma e ha parlato con molta passione di questo film, dove lei interpreta la protettrice di Caravaggio, Costanza Colonna.

La star francese ha descritto il personaggio dell’artista come quasi shakesperiano, perché attraverso la sua vita racconta sia il bene che il male, quello che è giusto e quello che è trasgressivo.

Sul suo personaggio, poi, la Huppert dice:

Costanza conosce Caravaggio da quando è bambino, nella provincia di Milano, e lo accompagna nel corso della sua vita. Il suo all’inizio è un amore materno, che poi si trasforma in un amore verso l’arte dello stesso, che diventa un simbolo politico. Costanza si identifica nella ribellione di Merisi

Un film da vedere, sicuramente, per scoprire i retroscena della vita di uno degli artisti che ancora oggi viene acclamato in tutto il mondo.

Nel cast anche Micaela Ramazzotti, Vinicio Marchioni, lo stesso Placido, Louis Garrel e Teuda.

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